Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini è intervenuto in diretta ai microfoni di Radio Radio sul caso della nave Mare Jonio ferma a largo di Lampedusa. Le domande di Luigia Lucani e Stefano Molinari [N.d.R. La nave è stata sequestrata e i migranti fatti sbarcare poco dopo l’intervista]:

Il Sindaco di Lampedusa dice: “Chiedo più rispetto per noi sindaci in quanto istituzioni” Matteo Salvini cosa risponde?

“Incontro quotidianamente decine di sindaci, ho scritto personalmente a 8 mila sindaci sui progetti che stiamo finanziando. Lo faccio perché mi piace e lo faccio perché è il mio dovere. Ascoltare, incontrare, scrivere e rispondere ai sindaci. Per quello che riguarda Lampedusa lo farò, se ne ha necessità, come con tutti gli altri. Mi spiace che dia dei dati che non esistono. Ognuno gioca i numeri al Lotto come preferisce!”

Il Sindaco Martello ha detto che a Lampedusa le barche attraccano tranquillamente e che anche il 6 e 7 marzo lo sbarco è avvenuto…

“Posso stare simpatico o antipatico, però il Ministero dell’Interno a prescindere dai Ministri ha l’esatto controllo di che cosa sta accadendo in Italia in questo momento. Da Bolzano a Lampedusa. Quindi i numeri, non Salvini, dicono che dal primo gennaio in tutta Italia sono sbarcati dal Mediterraneo 348 immigrati, rispetto ai 6200 dell’anno scorso. Quindi che ci siano questi sbarchi non controllati… Si sommano tutte: quelli che sono arrivati in Sardegna, quelli che sono arrivati a Lampedusa, in Sicilia, in Calabria, in Puglia. Il totale è d 348, evidentemente sfuggiti ai controlli, che rispetto ai 6200 dell’anno scorso sono -95%. Poi, se il Sindaco di Lampedusa ha bisogno di soldi, ha bisogno di ascolto o ha bisogno di altro per carità di Dio. Noi come Ministero dell’Interno abbiamo stanziato decine di milioni di euro per le telecamere di sorveglianza, per controllare gli spacciatori fuori dalle scuole, abbiamo rifinanziato l’operazione spiagge sicure! Lampedusa ha le spiagge, se vuole… Ci sono tanti Comuni che aderiranno a questa iniziativa per contrastare i balordi, i delinquenti e i commercianti abusivi nelle spiagge. Il Ministero penso che non sia mai stato così tanto aperto ai sindaci come oggi, ma basta che non si diano numeri a caso”.

Ha convocato un tavolo permanente e ha una posizione molto netta sulla questione…

“Assolutamente. Il Ministro non si basa su impressioni. Ho incontrato il capo delle Capitanerie di Porto, il capo della Finanza, il capo della Polizia, il capo dei Servizi Segreti Esterni, ho numeri, ho dettagli, ho informazioni, faccio il Ministro… E’ certo che questa imbarcazione non abbia soccorso naufraghi che rischiavano di affogare, ma sia inserita in un traffico di esseri umani organizzato, concordato e programmato. Conto che nei prossimi minuti, al più ore, arrivi dall’autorità giudiziaria e dalle forze dell’ordine, quello che consegue a chi viola la legge”.

Indipendentemente dalla bandiera di appartenenza?

“Il primo reato commesso è quello di aver ignorato per due volte l’alt della Guardia di Finanza. Come se voi uscendo stasera trovaste un posto di blocco dei Carabinieri e lo forzaste due volte. Cosa vi succede? Vi inseguono e vi arrestano, giustamente. Perché un ordine di una forza di pubblica sicurezza non viene rispettato. Questi se ne sono fregati dell’ordine della Finanza, se ne sono fregati degli ordini della Guardia Costiera libica, ci sono tracce evidenti di contatti con altri soggetti… Più chiaro di così! Quello che parla a nome di questa nave è un esponente di centri sociali pluripregiudicato, tal Luca Casarini, chi ci ascolta va su Google e trova le gesta eroiche di questo signore”.

Questo tentativo di sbarco una provocazione politica?

“Sì, che ha messo a rischio 50 vite! Perché se tu recuperi 50 esseri umani vicino alla Libia e invece di portarli in Libia o in Tunisia o a Malta che è più vicino e più sicuro fai centinaia di chilometri per arrivare in Italia metti a rischio la tua vita e quella degli immigrati che dici di aver soccorso e che invece stai usando per fare propaganda politica. Ognuno risponde alla sua coscienza di quello che fa”.

Non sbarcheranno sicuramente?

“No, se non c’è un sequestro del mezzo non sbarca nessuno”.

Possibilità di trattative?

“No perché in questo caso, e dico a mio giudizio perché non faccio il giudice, sono stati commessi evidentemente dei reati. Nei casi precedenti non c’era un invito formale, per iscritto, di una forza pubblica a fermarsi. In questo caso c’è stato e per ben due volte è stato rifiutato. La cosa squallida è che provano a farsi passare per buoni quelli che invece mettono a rischio decine di vite. Ribadisco che il blocco degli sbarchi, checché ne dica il Sindaco di Lampedusa, ha causato fortunatamente anche un drastico stop al numero dei morti“.

Un dibattito quello di oggi in aula molto infocato…

“Guarda caso infatti pare, mi arrivano notizie dalla Libia, che proprio in queste ore sia partita un’altra imbarcazione che abbia avuto dei problemi, che abbia o rischiato oppure fatto naufragio direttamente. E’ chiaro che quando riapri il rubinetto rianimi gli scafisti e metti a rischio gli esseri umani. In Italia si arriva legalmente. Se si scappa dalla guerra, coi corridoi umanitari, in aereo. Come fanno centinaia di persone”.

Da uomo che deve prendere la posizione di non far scendere, ci sono dele storie là dentro. Lei è un po’ scisso?

“Guardi, oggi è la festa del papà: ho messo gli auguri su Instagram. Non ci sono papà bianchi, papà neri, papà ricchi, papà poveri, papà simpatici o papà antipatici. Il mio lavoro punta a bloccare il traffico di esseri umani. A bloccare le partenze. A ridurre il numero dei morti. E a spendere i soldi che si spendevano male in Italia per tenere questa gente in albergo uno o due anni senza presente né futuro, per sviluppare davvero l’economia sana, sociale e reale nel continente africano. Quindi mi faccio ben carico degli insulti, dei Saviano, delle Boldrini, dei Fazio, dei professoroni, degli intellettualoni: salvo vite, riduco reati e risparmio problemi agli italiani“.

La coincidenza col voto in Senato?

[Ride] “Lei ci crede alla coincidenza? Io credevo a Babbo Natale fino a quando avevo 8 anni, poi con rammarico il mio compagno di classe in terza elementare mi ha detto ‘Ma sei uno scemo! Guarda che se vai nell’armadio trovi i regali che ti portano mamma e papà’ e mi è crollato il mondo addosso. Da allora ho smesso purtroppo di credere sia a Babbo Natale che alle coincidenze. Questo presunto salvataggio di questa nave gestita dai centri sociali era organizzato da giorni“.