Domani allo Stadio Olimpico si gioca l’ultima partita del Sei Nazioni. L’Italia sfida la Francia in un match che vale poco per la classifica ( gli azzurri sono ultimi, i transaplini penultimi), ma, come ogni derby, ha grande valore simbolico. Ai microfoni di Radio Radio lo Sport è intervenuto Sergio Parisse, capitano della nazionale italiana, vera e propria leggenda del rugby mondiale. Ecco quello che ci ha raccontato…

Sulla partita di domani:

Domani ce la possiamo fare e la nostra volontà è quella, non vediamo l’ora di vincere. Non c’è nessuno al di fuori di questa squadra che vuole vincere più di noi. La Francia non sta attraversando un momento di grandissima fiducia ma ha delle individualità incredibili. Hanno tantissime pressioni perché non stanno giocando ai loro livelli, dobbiamo fargli vedere che abbiamo più fame di loro.

E sul rugby in Italia:

“La passione che c’è in Italia è incredibile. Se noi pensiamo a tutte le partite che questa nazionale non ha vinto, questo dovrebbe essere uno sport che non interessa a nessuno. Invece c’è tantissimo interesse, tantissime persone che vengono allo stadio e che ammirano questo sport per i valori che trasmette. Dobbiamo approfittare di questa passione e aiutare le persone che vogliono investire la loro vita nel rugby. Abbiamo bisogno di risorse umane ma anche economiche.”

C’è la necessità e la volontà di tutti noi di avvicinarci agli standard francesi e anglossassoni per quel che riguarda il rugby. Ci vuole tempo, il tempo che loro hanno avuto prima di noi e che hanno saputo sfruttare per creare delle basi importanti per la loro cultura rugbistica. In Italia anche se abbiamo una bella cultura e una bella storia siamo ancora giovani”.