Esiste una fabbrica di campioni in Francia, a 30 km da Parigi più precisamente nel comune di Clairefontaine-en-Yvelines, comune di 891 abitanti nella regione dell’Île-de-France. Da lì provengono i migliori talenti che hanno portato i Bleu a vincere due mondiali e un europeo nell’ultimo ventennio. Stiamo parlando di una delle 12 accedemie d’elite sparse per tutto il territorio francese, il Centre Technique National Fernand Sastre, meglio conosciuto come INF Clairefontaine. Sicuramente è la più famosa tra le accademie, in quanto ha tirato fuori un numero di talenti fuori dal comune come Anelka, Saha, Gallas, Henry. E oggi la tradizione continua.

Il Centre Technique National Fernand Sastre a Clairfontaine
Il Centre Technique National Fernand Sastre a Clairfontaine

Sul muro del centro sportivo di Clairefontaine c’è una scritta “Pour L’INF, merci pour ces deux années inoubliables”. tradotto in italiano “Per l’INF , grazie per questi due anni indimenticabili”. La firma è dell’ultimo grande campione cresciuto fra quelle mura: Kilian Mbappé. Certo nemmeno nella provincia francese sono perfetti. Pensare che hanno lasciato fuori gente come Anthony Martial e N’Golo Kanté, poichè giudicati di scarsa qualità e non idonei a terminare i corsi dell’accademia.

Come vengono allenati i ragazzi

Alcune strutture del Centre Technique National Fernand Sastre a Clairfontaine
Alcune strutture del Centre Technique National Fernand Sastre a Clairfontaine

L’accademia si ispira ai metodi di Ștefan Kovács storico allenatore dell’Ajax che negli anni ’70 vinse tutto quello che c’era da vincere. Durante la sua carriera l’allenatore rumeno fu commissario tecnico anche della nazionale transalpina.

Su ordine esplicito della FFF ( la Federcalcio francese ) tutte le squadre, divise per fasce di età, si allenano con lo stesso modulo, il 4-3-3. Questo è lo schieramento che, secondo i francesi, è più adatto a creare spazi durante le azioni offensive e quello che permette di trovare il maggior numero di soluzioni per sviluppare un’azione da gol.

Al primo anno di accademia gli allenamenti si concentrano sullo sviluppo della tecnica individuale. Nel secondo i ragazzi vengono formati soprattutto al fine del miglioramento della capacità di fare le scelte giuste in scenari a campo ridotto. Una volta completati questi due anni di formazione obbligatoria si passa all’allenamento a campo regolare.

Durante gli anni di “addestramento” vengono effettuati costanti test sui giovani enfant prodige di Francia. In particolare il lavoro degli esperti assunti dalla FFF si concentra su tre macro-aree: psicologica, medica, fisica. Si va dai più banali test medici per controllare l’evoluzione di altezza e peso, fino ai più avanzati Beep test per calcolare la capacità di assimilazione dell’ossigeno. Si cerca anche di formare una capacità di reagire più velocemente agli infortuni che si potrebbero avere nel corso della carriera. I test psicologici invece nella maggior parte dei casi sono costituiti da quesiti di problem solving riguardanti situazioni sportive e personali.

Come vengono selezionati i giocatori che possono accedere all’accademia?

Le indicazioni all'entrata dell'accedemia d'elite che ha formato, tra gli altri, Mbappé
Le indicazioni all’entrata dell’accedemia d’elite che ha formato,tra gli altri, Mbappé

I ragazzi per poter essere selezionati devono rispondere ad alcuni requisiti. Innanzitutto vengono scelti solo adolescenti tra i 13 e i 15 anni. E’ necessario essere cittadini francesi e vivere o giocare nelle regioni limitrofe a quella dell’accademia. Questo perché i giocatori durante la settimana si allenano a Clairfontaine ma durante il week-end tornano a giocare con i loro club.

Molti dei ragazzi che frequentano il centro sportivo vengono da famiglie svantaggiate, per questo la FFF fornisce a tutti i ragazzi vitto, alloggio e istruzione di ottimo livello. In particolare negli ultimi anni è diventato primario per i giovani calciatori avere anche buoni risultati a livello scolastico.

La colonna portante è la disciplina, sia per giocatori che per gli allenatori e l’attenzione è sempre rivolta alla crescita personale di tutti, come uomini e come giocatori. Qualsiasi forma di violenza sia verbale che fisica è severamente proibita. L’obiettivo? Abituare alla vittoria per creare futuri campioni, capaci di vestire e onorare la maglia Blue.

Marco Napoleoni