E’ stato un turno di campionato superpositivo per la Lazio, che ha guadagnato tre punti sul Milan e sulla Roma – approfittando delle loro sconfitte con Sampdoria e Napoli – e poi direttamente sull’Inter, andando a sbancare San Siro. La Lazio è stata brava a mettere a nudo tutte le difficoltà dell’Inter e di Spalletti, che malgrado l’assenza di Lautaro Martinez ha deciso di rinunciare anche a Icardi, malinconicamente in tribuna.

Ha deciso la sfida Milinkovic Savic, un autentico protagonista, che al di là del gol ha tenuto sempre vivo il centrocampo, ingaggiando un’infinità di duelli aerei. E’ vero che l’Inter ci ha provato con grande carattere, con grande cuore, provando a tamponare le assenze, ma è indiscutibile che sia stata proprio la Lazio ad avere le occasioni migliori, con Handanovic costretto ad almeno tre interventi decisivi. Bravo Inzaghi, che ha indovinato tutte le scelte e ha trasmesso alla squadra la maturità necessaria per affrontare partite del genere. Decisiva dal punto di vista tattico, ma anche psicologico, la sostituzione di Correa con Caicedo: come dire, crediamoci. Una splendida controprova dopo la vittoria larga nel derby. Ora la Lazio si trova – in caso di vittoria nel recupero con l’Udinese – potenzialmente al quarto posto in classifica, a due soli punti dal terzo posto dell’Inter. Lo sprint è stato lanciato a San Siro.

Alessandro Vocalelli