Il presidente della Commissione Trasparenza di Roma Capitale Marco Palumbo è stato intervistato quest’oggi sulla Relazione del Politecnico di Torino per quanto concerne il progetto sullo stadio della Roma. Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha convocato per domani, 5 febbraio, una conferenza stampa sul progetto dello stadio di Tor di Valle, ma Palumbo ha i suoi dubbi a riguardo.

Presidente, oggi una commissione a mezzo servizio, non c’era l’oggetto della contesa, parlo della relazione del Politecnico di Torino per la quale si parla di querele, insomma si alza la tensione?

Io credo che sia nel nostro diritto valutare tutti gli atti tra cui la relazione del Politecnico di Torino, lo avevamo richiesto da tempo, non solo il sottoscritto ma tutti i membri dell’opposizione e da quello che so anche alcuni Consiglieri di maggioranza, quindi noi nell’esercizio del nostro ruolo, del nostro compito di Consiglieri di Roma Capitale abbiamo chiesto questa documentazione (bastava mandarcela nei giorni scorsi), abbiamo chiesto la prima, abbiamo chiesto quella corretta. Questo non è avvenuto e noi nell’esercitare il nostro mandato dovremmo andare un pò oltre ma diciamo sempre nei termini della normativa vigente. Io penso che sia arrivato il momento che, appunto, questa Amministrazione consenta ai Consiglieri di svolgere il proprio mandato. La relazione del Politecnico che domani sarà presentata dall’amministrazione sono due mesi che noi la stiamo chiedendo ma non è stato possibile averla per una serie di motivi quindi iniziamo ad avere dubbi anche su questa conferenza stampa di domani sulla quale le opposizioni mi pare di aver capito che hanno una comune linea di pensiero.

Su cosa verte la querela?

Per poter esercitare i nostri diritti chiederemo al prefetto che ci venga consigliato quest’atto e anche una copia della prima relazione.

C’è anche preoccupazione per la realizzazione dello stadio della Roma che sembrava praticamente quasi a un passo. Secondo lei è ancora molto lontano dall’essere realizzato?

Francamente io non riesco a capire tutti questi segreti. No, nel senso che sullo stadio siamo un pò tutti d’accordo, no? Dobbiamo vedere in che forma arrivare. Ovviamente noi eravamo d’accordo sul primo progetto, un po’ meno su questo però voglio dire, è legittimo quando si cambia la maggioranza che si possa dire la propria sul progetto purché non si stravolga tutto. Però è importante che sia lineare, trasparente. Le cose che sono emerse non riguardano solo la questione del Politecnico e della relazione, di cui non c’era bisogno perché penso sia più una relazione di natura politica della maggioranza. Tutti questi giochi e giochini come la relazione segregata, il contratto, come sia stato scelto il Politecnico e queste cose che non si capiscono bene sono questioni che riguardano la trasparenza. Noi da questo punto di vista crediamo di stare tranquilli anche se i termini ‘tranquilli’ e ‘sereni’ vanno usati poco, ma al di là delle battute abbiamo visto che dalla maggioranza c’è stato tutt’altro che un percorso trasparente.

Maggioranza che discuteva anche la competenza della commissione nel discutere oggi il piano della relazione del Politecnico…

Sì ma questo rientra tranquillamente negli articoli del regolamento del Comune di Roma Capitale. Noi potevamo convocare questa commissione, ci mancherebbe, basta leggere gli articoli. Abbiamo convocato una commissione sulle questioni dello stadio, riguardo le quali c’è anche un parere, quindi non si cerchi il pelo nell’uovo su questioni che non esistono e prendendola alla larga e da lontano su un’altra commissione che, appunto, era una commissione sul TMV di Via Salaria, che addirittura ha discusso se la sede andasse o non andasse bene. Visto che c’è chi fa le commissioni degli autobus credo che a maggior ragione una commissione come quella adibita alla trasparenza possa andare, fare sopralluoghi, parlare coi cittadini. Questo anche a tutela della maggioranza, sia chiaro.

Quella mail che è girata nella notte dove si invitavano i Consiglieri a rimandare, si può fare?

Non so se sia legittima o illegittima, infatti noi lo chiederemo a chi dovremo chiederlo. C’è chi si arroga anche un po’ il diritto di dire in campagna elettorale che l’Amministrazione sia una casa trasparente di vetro invece poi pensa che sia una cosa propria, personale. Può darsi pure che siano cambiate le cose, io da questo punto di vista credo che noi abbiamo la legittimità nei comportamenti che sono stati espressi dal sottoscritto e da un pò tutti i Consiglieri presenti oggi in commissione.