Il processo di conoscenza è un processo eterno, anche se nell’economia attuale tutto sembra cristallizzato al presente, al sacrificio quotidiano sull’altare dei mercati preteso dalla dea speculazione.

Sarebbe invece necessario comprendere che tale processo non lineare deve avere uno scopo: la creazione del bene per l’umanità, non l’accumulazione del capitale per una parte di essa.

Occorrerebbe uscire dalla visione del prezzo, perché ci sono valori che proprio perché hanno un valore infinito non hanno un prezzo.

Se noi non ritorniamo al fine dell’economia, che è semplicemente rendere felice la gente, non capiamo che oggi l’economia diventa un modo di accumulare capitale per una parte di quella gente.

Questa è la ragione per la quale io voglio distruggere l’economia capitalistica. Questo è il motivo per cui parlo di economia umanistica.

Un modo per creare nuovamente una giustizia sociale, perché ci sono cose così preziose che non possono stare nelle borse, perché non hanno un prezzo.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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