Anziché avvicinarsi la corsa per l’ambita poltrona al Campidoglio si è allontanata. Anche in questo caso c’è lo zampino del covid, ma nonostante le elezioni comunali di Roma e della altre grandi città italiane siano state rinviate al prossimo autunno, il dibattito politico non si è fermato.

A tenere banco oggi è la candidatura per il PD, poi in parte ritirata, dell’ex ministro all’Economia Roberto Gualtieri. Un nome che fonti vicine al neo segretario Enrico Letta avrebbero smentito, mentre una parte dello stesso partito spingerebbe per l’ufficializzazione nelle prossime ore.

Resta così, se possibile ancora più in sospeso, il supporto del centrosinistra unito al leader di Azione Carlo Calenda, il quale ha commentato la notizia ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari.

Ecco l’intervista a Carlo Calenda in diretta a “Lavori in corso”.

“Nel PD prendessero una decisione in modo intelligente”

“Loro hanno detto che le primarie sono essenziali, poi hanno detto aspettiamo di vedere che fine fa la Raggi e poi ad un certo punto sta mattina, dal nulla, arriva una cosa che dice ‘Gualtieri candidato’. Dopodiché arriva una cosa che dice che ‘Gualtieri non è candidato’, dopodiché arriva una cosa che dice ‘Gualtieri riflette’. Trovo che in tutto questo non ci sia una grande serietà.

Io ho fatto un lavoro da ottobre a oggi, come vi ho raccontato, municipio per municipio e anche sui grandi problemi di Roma, sui trasporti, sulle infrastrutture. Che peraltro non ho pubblicato per cercare di capire come sarebbe stata la coalizione. E Letta ha detto ‘dialogo’, ‘discussione’, poi uno si trova sui giornali questa roba, è un po un nonsenso. Però facciano quello che credono.

Poi, ripeto, io non sono iscritto al Partito Democratico, non è il mio partito, possono legittimamente decidere di candidare chi vogliono. Ma prendessero una decisione in modo intelligente, cercando di affrontare i problemi della città. C’è sempre un’idea che Roma sia una pedina di politiche nazionali. Per cui se ti vuoi alleare con i 5 Stelle allora devi aspettare che la Raggi si ritira, poi allora fai l’accordo con la Giunta regionale del Lazio. Questo non è amministrare una grande città, una capitale.

“Uso continuo delle primarie”

Questo continuo uso delle primarie, per cui le primarie ci sono solo quando sono candidato io, se poi si candida Gualtieri non ci sono… E non ci saranno le primarie. Voi pensate che nella situazione drammatica in cui siamo, dove non si possono fare le elezioni, mandiamo le persone ai banchetti a infettarsi col covid? E’ talmente una buffonata che davvero io credo che sia una gigantesca presa in giro di un elettorato, quello di Roma, che non è un elettorato di sinistra o di destra. La gente è libera.

Rapporti con Enrico Letta

“Sono rimasto in ottimi rapporti con Letta. È una persona perbene, seria e quindi ho sempre mantenuto un rapporto. Credo che lo vedrò nei prossimi giorni. Penso che questa sia stata una fuga in avanti tant’è che poi il PD ha smentito, ma ve lo dico con franchezza: non si capisce niente. Ce l’avete presente la situazione con AstraZeneca? La stessa cosa”.

“Candidatura Gualtieri? Letta non ne sapeva nulla”

“Io penso che Letta non ne sapesse niente. Per come leggo dalle agenzie credo che c’è il PD di Roma che, per evitare che ci fosse una discussione, ha cercato di forzare la mano perché un pezzo del PD romano vuole continuare a controllare la città. E questa è stata una fuga per dire: ‘signori, c’è questo fermatevi’. Certo, non è un modo lineare di comportarsi”.

“Qualcuno all’Aifa deve essere chiamato a rendere conto”

Quello che è successo è un disastro comunicativo europeo. Non esiste che tu sospendi la somministrazione di un vaccino, anche se dici che è sicuro, per seguire un flusso di comunicazioni che si propaga sui social. L’Europa ha dato una prova pessima. Poi Draghi doveva parlare? Ma che poteva dire? Forse sì, non sto dicendo di no.

Ma l’Aifa 24 ore prima ha detto che non c’era nessuna evidenza di correlazione tra eventi avversi e il vaccino. Adesso, per carità, sono uno che non ha mai commentato le disposizioni sanitaria. Ma le pare possibile che uno il giorno dopo da una cosa contradittoria su una cosa così importante. Qualcuno all’AIFA deve essere chiamato a rendere conto”.

Pierluigi Lantieri