La diciassettesima giornata si apre con la sfida salvezza che non ti aspetti: Parma – Fiorentina sembra già la partita da ultima possibilità soprattutto per la squadra di Vanoli. A un passo dal giro di boa della stagione è la squadra di Cuesta che si prende tre punti fondamentali. Il Parma prende ossigeno e si allontana di qualche punto dalle ultime tre. La Fiorentina cade ancora rovinosamente, perde uno a zero, ancora una volta l’attacco non riesce a segnare e difficilmente ci va vicino. La difesa si arrende facilmente, la tecnica e la velocità di gioco sono da ultima in classifica, la voglia e la cattiveria agonostica vanno a fasi alterne. Arriva un’altra sconfitta in uno scontro diretto. Così la trasferta di Udine resta una anomalia favorita da Okoye in una stagione drammatica. Vanoli è in bilico, ma trovare un possibile erede è tutt’altro che semplice.
La partita
Nel primo tempo domina la paura, le due formazioni si studiano, nessuno ha il coraggio di scoprirsi: arrivano un paio di mezze occasioni per parte. Nel secondo tempo il registro cambia subito; il Parma rientra determinato e volitivo, la Fiorentina ha ancora la stessa paura della prima ripresa addosso. Al 47esimo arriva il gol di Sorensen, che di testa arriva primo su un pallone sporcato da Pellegrino in area.
L’azione del vantaggio gialloblù racconta della passività dei difensori Viola, incapaci di contrastare prima il cross, poi l’anticipo di Pellegrino e anche il tap-in di Sorensen. La squadra di Vanoli accusa il colpo, ma dopo 13 minuti si riprende, Comuzzo sfiora il gol calciando forte da pochi metri, Corvi si oppone con una grande parata. L’ingresso di Piccoli porta peso in area, ma le idee sono poche, parte un assedio di impeto, con poche idee. Si moltiplicano i calci d’angolo, il Parma non riesce ad uscire. Lentamente l’inerzia dell’attacco Viola si spegne, il Parma si vede in contropiede: Pellegrino fa un gran lavoro per la squadra, ma sbaglia il colpo del k.o. Lanciato a rete incrocia un tiro a tu per tu con De Gea che finisce due metri fuori. La Fiorentina si sfalda, Oristanio sfiora il gol con una gran botta dal limite. Restano due sgroppate di Pellegrino, che portano la squadra di Cuesta a sprecare altri due contropiedi, e una bella parata di Corvi su Gudmundsson. A fine partita Piccoli resta a terra, i sanitari entrano di corsa, dopo un minuto l’attaccante si rialza ed esce tra gli applausi del pubblico. L’arbitro fischia la fine, vince il Parma.










