“Vogliono punire i medici che hanno curato precocemente dal covid con un sotterfugio giuridico”

Al Ministero della Salute è stata istituita in fretta e furia una commissione per valutare le uscite (social e non) di alcuni camici bianchi.
Parole critiche, serrate o meno, soprattutto sui vaccini covid: chi vede male la possibilità di vaccinare chi ha già fatto la malattia e chi solleva perplessità sulle inoculazioni per i bambini molto piccoli. Sono 25 i camici bianchi che rischiano la sospensione per volontà di Filippo Anelli e il ministro Schillaci, ma il discorso è ben diverso dal punire una perplessità o una critica.
“Ciò che si vuole contestare a questi medici è una mancanza di aplomb nel loro esercizio di critica”. Un motivo di forma, insomma, più che di sostanza: a farlo notare l’avvocato Mauro Sandri, che in contrasto con tale provvedimento ha depositato un’istanza di ricusazione, in vista di una prima fase del processo che si sarebbe dovuta svolgere il 19 dicembre ma che è stata rimandata a data da destinarsi.

“La problematica è gravissima, perché chiaramente la necessità che vi sia una terzietà del giudice, quindi che venga garantita l’imparzialità del collegio, questo è un elemento che deve essere salvaguardato, altrimenti salta lo stato di diritto, salta completamente il patto sociale, salta qualsiasi possibilità che ci sia una giustizia effettiva e concreta”, commenta l’avvocato Mauro Sandri, “poi c’è un elemento ulteriore che va menzionato, che a questo punto questa istanza ha realizzato l’obiettivo di rimandare la palla ai ministri, cioè sarà possibile da adesso in poi che gli stessi componenti che io ho chiesto che si astengano prima e che vengano ricusati qualora non si dovessero astenere, possono presiedere ancora una commissione di questo genere. Io credo che non sia assolutamente plausibile che questa circostanza possa verificarsi, quindi l’auspicio è questo. Poi nel merito, qui siamo di fronte ad una criticità enorme. Cioè noi abbiamo giudici che hanno licenziato sentenze, continuano a licenziare sentenze che si basano su dati, su presupposti scientifici, fattuali errati, falsi, quindi qui siamo di fronte a sentenze che realizzano attraverso un falso materiale, quello di confondere Sars con Covid, un falso ideologico, cioè quello di condannare questi medici per l’opinione da loro espressa, perché questo è il punto”.

“Io mi sono esposto in quell’istanza”, continua Sandri, “e ho dichiarato espressamente che quei giudici hanno fatto sentenze fondate su elementi fattuali falsi. Io adesso attendo, al di là dell’apparenza è nella sostanza anche il tentativo, e lo dico senza mezzi termini, di alzare l’asticella dello scontro al livello in cui questo deve avvenire, cioè lo scontro deve essere scientifico. Noi siamo stati messi all’angolo spesso perché ci è stato rimproverato di essere la non-scienza, in realtà la nostra battaglia è sempre stata profondamente in linea con la vera scienza. Pesa quindi anche come messaggio che la Balanzoni venga messa sotto processo perché fa un video critico sulla vaccinazione dei guariti, quando la legge Lorenzin è la matrice di tutti gli obblighi vaccinali e conosciamo quelli più ripugnanti fatti su esserini di pochi giorni”.