“Lazio allo sbando“: sì, forse il DS Fabiani ha ragione. I biancocelesti stanno vivendo una fase particolarmente complessa, dentro e fuori dal campo. Gli episodi si susseguono, la tensione cresce, e la sensazione è che servirebbe maggiore solidità e probabilmente una comunicazione più efficace (oltre che accorta).
A riaccendere i riflettori sul caos biancoceleste è stato un messaggio scritto del direttore sportivo Angelo Fabiani in una chat condivisa con diversi giornalisti. Una frase privata, diffusa senza il suo consenso, che in pochi minuti è diventata virale, alimentando il malcontento di una parte dell’ambiente e scatenando reazioni anche molto forti.
Lazio allo “sbando”: Il caso Fabiani e un clima sempre più teso
Il messaggio, poi cancellato, è stato letto da molti come il segnale di una crescente frustrazione interna. Ma più che sul contenuto in sé, l’attenzione si è spostata sul contesto generale in cui questo episodio è esploso. In una società sotto pressione, ogni parola pesa di più, e ogni errore — anche involontario — rischia di trasformarsi in un caso.
Comunicazione in affanno
Il caso Fabiani si inserisce in una serie di episodi che raccontano le difficoltà comunicative del club nelle ultime settimane. Dalla terza maglia pubblicata online prima della presentazione ufficiale, ai tweet apparsi e poi cancellati, passando per contenuti gestiti in modo poco coordinato tra i canali ufficiali. Segnali che, sommati, restituiscono l’immagine di una struttura in cerca di equilibrio
Il caso Lazio Women: tra smentite e polemiche
A rendere ancora più delicato il momento, anche alcune situazioni legate al settore femminile. Prima la vicenda della doccia fredda per le arbitre, che ha fatto il giro dei media tra ironie e imbarazzi, poi la denuncia dell’agente di una giocatrice americana che ha parlato di mancati pagamenti e di una frattura da stress non comunicata correttamente alla società di provenienza. Due episodi che, pur nella loro diversità, hanno contribuito a generare un certo disorientamento.
Il tutto avviene in un contesto già reso complesso dall’assenza di uno sponsor principale, dalle incertezze legate al progetto stadio e dai continui rinvii delle scadenze societarie. In un momento così delicato, ogni errore viene amplificato. Serve maggiore compattezza e una strategia chiara per uscire da questa fase e riportare serenità a Formello.
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