Il Ministero della Salute ha diffuso un altro richiamo di un prodotto molto consumato per via del contenuto di pesticidi. Ecco di quale si tratta.
Il Ministero della Salute si occupa, fra le altre cose, di informare i consumatori di richiami e ritiri dal mercato di prodotti alimentari che consumano. Magari questi possono essere contaminati da alcuni agenti esterni oppure presentare delle etichette errate ad esempio con riferimento alla data di scadenza o agli ingredienti.

Questa volta è toccato ad un prodotto molto consumato che però contiene troppi pesticidi. Consumarlo dunque potrebbe essere pericoloso. Ecco dunque di quale si tratta.
Il prodotto oggetto del richiamo del Ministero della Salute per la presenza di troppi pesticidi
Troppi pesticidi: questo è il motivo del richiamo da parte del Ministero della Salute di un prodotto molto consumato. Si tratta in particolare di una spezia abbastanza usata in cucina: i chiodi di garofano.

Nello specifico il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di un lotto di chiodi di garofano a marchio Metro Chef, che è venduto in vasetti di plastica da 350 grammi, con il numero di lotto L06056C e il termine minimo di conservazione (TMC) 29/02/2028.
I chiodi di garofano sono stati confezionati dall’azienda Drogheria e Alimentari Spa per Metro Italia Cash and Carry Spa presso lo stabilimento che si trova in viale Nilde Iotti 23/25, a Scarperia e San Piero, nella città metropolitana di Firenze. Il motivo del richiamo è la presenza di pesticidi oltre i limiti di legge.
Non è la prima volta che il Ministero della Salute diffonde il richiamo dei chiodi di garofano per la presenza di troppi pesticidi, probabilmente di clorpirifos. Stando ad una notifica al Sistema di allerta rapido RASFF inviata dalla Francia lo scorso 22 agosto, i chiodi di garofano contaminati da clorpirifos oltre i limiti (0,038 mg/kg, contro un limite di 0,01 mg/kg), sono stati coperti in autocontrollo da un’azienda.
Inoltre, sempre secondo le ultime informazioni, questi chiodi di garofano contaminati sono stati distribuiti in 12 Paesi: Andorra, Aruba, Francia, Italia, Lussemburgo, Moldavia, Monaco, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania e Svizzera. Stando all’ultimo richiamo, l’azienda raccomanda di non consumare i chiodi di garofano con il numero di lotto e il termine minimo di conservazione sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori che sono venuti in possesso del prodotto, possono restituirlo al punto vendita in cui l’hanno acquistato.










