Roma, 1981 – Durante un’intervista trasmessa in diretta nazionale all’interno di Tribuna Politica, una delle principali arene televisive del dibattito pubblico dell’epoca, Enrico Berlinguer, segretario del Partito Comunista Italiano, pronunciò parole destinate a entrare nella storia della politica italiana. Il tema al centro del suo intervento era quello che lui stesso definì ‘la questione morale’.

Con un’accusa esplicita, Berlinguer denunciava la progressiva occupazione partitica delle istituzioni, una degenerazione che trasformava ogni posizione di potere in una casella da assegnare secondo logiche interne ai partiti, piuttosto che in base al merito o all’interesse generale. Il suo attacco era rivolto non solo ai partiti di governo ma a un sistema intero che, a suo dire, stava corrompendo la natura della democrazia rappresentativa. La gestione delle banche e delle casse di risparmio (istituzioni che amministrano denaro pubblico e risparmi privati) diventava, secondo Berlinguer, terreno di scambio politico, dove le correnti interne ai partiti si spartivano incarichi come se si trattasse di bottino elettorale.

L’intervento a Tribuna Politica fu uno spartiacque. Non era la prima volta che Berlinguer parlava di etica pubblica, ma in quella sede la sua critica assunse una forza particolare, anche grazie alla popolarità e alla serietà del format televisivo. La sua riflessione toccava un nervo scoperto della società italiana: la sfiducia crescente dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni.

Quarant’anni dopo

A distanza di oltre quarant’anni, il discorso sulla questione morale resta di straordinaria attualità. Lo dimostrano i continui scandali legati alla corruzione, alla lottizzazione politica, alle nomine pilotate in enti pubblici e società partecipate. Le parole di Berlinguer continuano a risuonare come un invito alla vigilanza democratica, ma anche come una condanna a un modello di potere che mette gli interessi di partito davanti a quelli del Paese.

In un tempo in cui la fiducia nelle istituzioni appare nuovamente in crisi, il monito lanciato da Berlinguer da uno studio televisivo diventa oggi un’eco potente: non esiste buona politica senza rigore morale.