Secondo l’ultimo rapporto di Goldman Sachs del dicembre 2025, l’Italia ha mostrato una performance economica superiore a quella della Germania e della Francia negli ultimi cinque anni. Quindi, dopo tanti anni che ci dicono che siamo il fanalino di coda dell’Europa, brutti e cattivi, cicale, che non sappiamo risparmiare, la verità è questa. E questa crescita è stata accompagnata anche da un consolidamento fiscale. La spesa pubblica in percentuale del PIL è diminuita strutturalmente dall’ingresso nell’Euro. Questo che viene presentato come un grande successo è in realtà la sciagura del nostro Paese.
Il rapporto debito/PIL sarebbe diminuito nel 2025 se non fosse per l’eredità dei crediti d’imposta per l’edilizia, di cui vi avevo parlato ai tempi quando avevo spiegato che in realtà il motivo per cui li avevano sostanzialmente maneggiati e tolti poi era stato per ragioni di bilancio dello Stato. La politica è stabile con il governo Meloni in procinto di diventare probabilmente il più longevo della storia repubblicana italiana. Gli investimenti sono risultati più resilienti che altrove in Europa anche grazie a incentivi fiscali al Fondo Europeo per la Ripresa. Gli investimenti non residenziali in percentuale del PIL sono più alti in Italia rispetto alla media degli Euro o agli Stati Uniti. Così dice il rapporto Goldman Sachs, il che è una dimensione diversa da quella che tutti i giorni ci sentiamo raccontare.
Sul lavoro risultati apparenti
Anche il mercato del lavoro continua a migliorare con un tasso di occupazione che avrebbe raggiunto una situazione migliore degli ultimi anni, anche se io dico i dati poi vanno interpretati perché c’è il lavoro occasionale, c’è il lavoro precario e c’è anche lo stipendio, che invece calato di tanto nell’arco degli ultimi 25 anni. Ma nonostante questi apparenti punti di forza, la crescita della produttività non ha seguito lo stesso andamento. La produttività del lavoratore sarebbe inferiore rispetto a 20 anni fa e l’Italia sarebbe stata superata dalla Spagna nella quota di valori ad alto valore aggiunto nel settore dei servizi.
Insomma, per il miglioramento Goldman Sachs dice bisogna sostenere gli investimenti che aumentano la produttività, riorganizzare la spesa verso l’istruzione, accelerare i tempi delle decisioni, soprattutto nel sistema giudiziario. E su queste cose possiamo anche essere d’accordo. Quello su cui non siamo d’accordo è che sia la ricetta europea quella da continuare ad adottare.
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