Una indiscrezione sul grande Roger Federer, uno dei migliori tennisti di sempre, ha lasciato di sasso i tanti appassionati di tennis.
In questo momento storico il tennis maschile internazionale è dominato da due giovani atleti che si stanno dando battaglia in quasi tutti i tornei che contano. Carlos Alcaraz, attuale numero uno del ranking, e Jannik Sinner, che insegue a poche lunghezze nella classifica generale.

Sono loro i due miti del tennis contemporaneo. Ma difficilmente entrambi riusciranno a replicare o superare la grandezza e l’iconicità del periodo dei Big Three. Ovvero quando lo sport con racchette e palline era ad appannaggio di gente del calibro di Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic. Quest’ultimo è l’unico ancora in attività, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente i suoi record.
Difficile dire chi fra loro tre sia stato il più forte e dominante. C’è chi vota Federer per la classe immensa con cui ha sempre giocato. Chi invece è stato più dalla parte di Nadal, dominatore sui campi grazie alla potenza muscolare. Oppure chi apprezza maggiormente Djokovic, il più vincente e longevo dal punto di vista dei numeri.
Murray e l’aneddoto su Federer: “Non voleva allenarsi con gli altri…”
Alle spalle dei Big Three, sempre per qualità di gioco e risultati ottenuti, non può non essere citato Andy Murray come altro grande interprete del tennis di inizio anni 2000. Il britannico è stato accostato molto spesso agli altri tre fuoriclasse, come protagonista di un periodo storico molto brillante e coinvolgente del tennis mondiale.

Intervistato sul canale YouTube Stephen Hendry Cue Tips, lo stesso Murray ha rivelato un retroscena che riguarda Roger Federer. Una particolarità sorprendente sullo svizzero, che ha sempre voluto evitare ‘incontri’ ravvicinati con i suoi maggiori rivali prima delle gare importanti.
“Mi allenavo con Djokovic e Nadal. Quando ho iniziato, mi allenavo anche con Federer. Ma dopo un anno o due ha smesso, non voleva più allenarsi con me. Non si è mai allenato con Djokovic o Nadal, credo perché li considerava avversari. A me piaceva allenarmi con loro semplicemente perché mi dava la possibilità di vedere a che punto ero del mio gioco”.
Federer dunque non voleva testare i propri colpi contro Nadal e Djokovic per non rischiare che i due rivali storici potessero carpire le sue giocate migliori. Effettivamente allenarsi con i migliori è un’arma a doppio taglio: da un lato è positivo e più performante, per gli alti livelli di scambi, dall’altra c’è la possibilità di rivelarsi troppo agli avversari diretti.










