Clamoroso attacco di Pruzzo a Dzeko ▷ “Invece di fare appelli, pensassero a giocare a calcio!”

La Fiorentina cade ancora, questa volta contro l’AEK Atene in Conference League, e il clima in casa viola continua a farsi sempre più pesante, quasi soffocante.

Il recente cambio in panchina — con Paolo Vanoli subentrato a Stefano Pioli — doveva rappresentare una scossa, l’inizio di un nuovo capitolo capace di rianimare un gruppo in evidente difficoltà.

E invece, almeno per ora, il copione si ripete. Con una regolarità quasi inquietante. La Fiorentina continua a offrire prestazioni opache, prive di intensità, con una manovra prevedibile e un atteggiamento che spesso appare remissivo. La squadra fatica a costruire gioco, crea poco, corre male e difende peggio.

Tutto questo sta erodendo, giorno dopo giorno, la fiducia di una piazza che storicamente sostiene con forza ma che, allo stesso tempo, pretende impegno, grinta e rispetto per la maglia.

Lo sfogo di Dzeko a fine partita: “È vero, facciamo cag*re, ma i tifosi ci aiutino”

Al termine della gara, un Edin Dzeko visibilmente provato si è presentato ai microfoni di Sky Sport, assumendosi responsabilità ma allo stesso tempo puntando il dito contro la parte più rumorosa del tifo viola. Le sue parole, schiette e dirette, hanno immediatamente acceso il dibattito.

Non mi aspettavo questa partita. Qualcosa dentro di noi non va. Possiamo anche dire che facciamo schifo e che non meritiamo la maglia: non c’è problema. Però se gioco in casa, voglio che un tifoso mi aiuta e non che mi fischi ad ogni palla persa. Dobbiamo uscirne insieme, non va bene così. A fine partita va bene fischiare, ma durante la gara serve più sostegno. Non giochiamo bene, è vero, però serve più aiuto” – ha detto l’ex Roma e Inter.

Pruzzo contro l’appello ai tifosi: “Pensassero a giocare a calcio invece di fare appelli!”

Le parole di Dzeko non sono rimaste inascoltate. A Radio Radio Mattino – Sport & News, Roberto Pruzzo, ex attaccante della Fiorentina e figura sempre molto franca nei suoi giudizi, ha replicato con toni durissimi, bocciando senza appello la richiesta del bosniaco.

È da inizio stagione che fanno appelli al pubblico, ma dai. La Fiorentina non ha vinto una partita in campionato, è in una condizione disastrosa. Ma veramente parliamo? Ora Dzeko fa questo appello ai tifosi, ma i tifosi cosa possono fare? I calciatori giocassero a calcio e lasciassero perdere i tifosi“, attacca Pruzzo, senza giri di parole.

L’ex bomber prosegue: “Ne stanno facendo di tutti i colori, ma cosa si appellano ai tifosi? La Fiorentina è in una situazione drammatica a livello di partecipazione della squadra, a Firenze non riescono a spiegarselo, e lui fa l’appello ai tifosi? I tifosi non li hanno mai mollati nonostante i risultati. I calciatori si devono impegnare: la Fiorentina ha un monte ingaggi altissimo, ha speso 92 milioni sul mercato. Siamo un po’ fuori strada…“.

Lo scambio di accuse riassume alla perfezione il momento che sta vivendo la Fiorentina: una squadra costruita per competere e invece sprofondata in un vortice di insicurezze. Le aspettative erano alte, gli investimenti pure, ma la risposta sul campo continua a essere insufficiente.

I tifosi, da parte loro, si ritrovano divisi tra chi chiede sostegno incondizionato e chi rivendica il diritto di contestare un rendimento giudicato inaccettabile. E in questo clima sempre più teso, Vanoli si ritrova a dover ricostruire non solo un’idea di gioco, ma anche una squadra psicologicamente fragile.

Il tempo, però, comincia davvero a stringere: senza una svolta immediata, i viola rischiano di compromettere non solo la stagione, ma anche il loro rapporto con un ambiente che, da sempre, pretende tanto quanto dà.