Il vulcanico allenatore toscano non è soddisfatto della resa di una delle colonne dello scorso anno: scenario clamoroso in vista
Chi lo conosce bene sostiene che evidentemente a Roma ci aveva lasciato il cuore. O che comunque abbia sofferto per non aver portato a termine il lavoro quando, a marzo del 2024, interruppe il rapporto con la Lazio a 9 gare dalla fine del campionato.

Rimasto disoccupato durante tutta la scorsa stagione, Maurizio Sarri è stato più o meno velatamente corteggiato da diversi club della Serie A a caccia di un nuovo allenatore per la stagione successiva: dalla Roma al Milan passando per la Fiorentina, il mister toscano nato a Napoli non ha trovato l’accordo per alcuna destinazione.
Fino a quando, in circostanze per certi versi incredibili (la posizione di Marco Baroni sulla panchina dei biancocelesti sembrava salda fino al disastro dell’ultima gara di campionato col Lecce), ha accettato di tornare laddove il suo viaggio si era concluso bruscamente.
Dopo pochi giorni dal suo ritorno a Formello, ecco la notizia che nessuno si sarebbe aspettato: la Lazio è alle prese con i non del tutto inediti problemi di liquidità, che le impediscono di fare mercato in entrata a meno che non vengano effettuate delle cessioni importanti. Sarri, che già aveva pregustato una campagna acquisti condotta secondo le sue esigenze, ha dovuto ingoiare il boccone, accettando di lavorare con le sole e stesse risorse già presenti fino a qualche mese prima.
Lazio, esplode il caso Rovella: la scelta di Sarri
Nelle prime due uscite stagionali della Lazio (vittoria sul neutro di Frosinone contro l’Avellino, sconfitta a casa del Fenerbahce), l’allenatore ha mostrato una qual certa insofferenza nei confronti di Nicolò Rovella, uno dei migliori giocatori della precedente gestione Baroni.

Sostituito in entrambe le gare, spesso richiamato dal tecnico per – come riportato dalle colonne de ‘Il Messaggero‘ – un’eccessiva timidezza e scolasticità nell’impostazione del gioco che proprio Sarri non gradisce, l’ex Genoa è stato rilevato da Danilo Cataldi, rientrato nella Capitale dopo il prestito alla Fiorentina.
Cataldi, che ben conosce cosa vuole Sarri nello sviluppo della manovra del suo 4-3-3, sembra preferire il romano nel ruolo di centrale di centrocampo. Forse è presto per parlare di vera e propria bocciatura, ma certamente il giocatore della Nazionale non sembra essere in piena sintonia con le idee tattiche del tecnico toscano.
Proprio oggi 31 luglio scade la clausola di 50 milioni legata all’accordo tra Rovella e la Lazio: da domani chiunque volesse avvicinare il calciatore, potrà farlo partendo da una base di 35-40 milioni, nella speranza che il pur riluttante patron Lotito prenda in considerazione l’offerta.
Se però il giocatore, che è un patrimonio assoluto del club, dovesse continuare ad essere escluso, scendendo magari definitivamente nelle gerarchie di Sarri, il presidente potrebbe anche prendere in considerazione l’idea di una clamorosa cessione.










