L’Al-Qadsiah punta forte su Mateo Retegui, capocannoniere dell’ultima Serie A, e sarebbe pronta a offrire una cifra importante per portarlo in Arabia Saudita. Il club bergamasco riflette, mentre sullo sfondo si muove anche il Milan. Ma per Xavier Jacobelli, c’è più di una ragione per trattenere l’attaccante almeno un altro anno.

Un’offerta che fa rumore

L’interesse dell’Al-Qadsiah per Retegui si inserisce nel nuovo filone di attrazione saudita verso il calcio italiano. Dopo l’accantonamento dell’affare che avrebbe portato Moise Kean negli emirati, il club del Golfo avrebbe individuato nell’italo-argentino l’alternativa ideale. Si parla di una cifra che parte da 60 milioni di euro, una valutazione che l’Atalanta non può ignorare. “In questi anni l’Atalanta ha dimostrato che ogni proposta viene valutata sulla base anche di un’alternativa già pronta”, osserva Xavier Jacobelli, sottolineando la lucidità con cui la società gestisce il mercato.

Il nodo Mondiale

Secondo Jacobelli, però, c’è un fattore chiave che potrebbe far riflettere il giocatore: “Bisognerebbe chiedere a Retegui se fosse interessato a questa prospettiva, visto che questo è l’anno che porta al Mondiale”. Dopo i 25 gol in Serie A e le reti in Champions League e Nazionale, Retegui punta a confermarsi ad alti livelli in un campionato competitivo. E trasferirsi in Arabia potrebbe rappresentare un rischio in vista della convocazione. “Un altro anno a Bergamo gli darebbe l’occasione di consolidare quanto fatto nella passata stagione”, aggiunge Jacobelli.

Atalanta, progetto solido e ambizioso

L’Atalanta è tra le società più attive di questa prima fase di mercato: ha già riscattato Kossounou, investito su Soulemana e lavora all’arrivo del giovane Ahanor dal Genoa. “Tutto ciò testimonia quanto la società bergamasca continui a investire”, spiega Jacobelli. L’eventuale cessione di Retegui non sarebbe dettata da necessità economiche, ma da una strategia ben ponderata. “La solidità dei conti consente ampio margine di manovra, sia in entrata sia in uscita”.

Retegui e l’equilibrio offensivo

Con Scamacca, Lookman e De Ketelaere, l’attacco di Gasperini (o Juric, come ipotizzato nel dibattito) appare già ben fornito. Tuttavia, Retegui si è ritagliato un ruolo da protagonista, guadagnandosi l’affetto dei tifosi e il rispetto del club. “È stato sì un simbolo della stagione – conclude Jacobelli – ma in un attacco così ricco, anche una partenza pesante può essere rimpiazzata con un profilo di caratura internazionale”. Per ora, però, l’unica certezza è che a Zingonia non hanno alcuna fretta di decidere.