Valentino Rossi, dramma terrificante: la confessione commuove tutti

Le parole di Valentino Rossi, mito assoluto del motociclismo internazionale, che hanno ripercorso un dramma ormai indimenticabile.

La stragrande maggioranza degli appassionati di motociclismo in Italia non può che rispondere Valentino Rossi alla domanda su chi sia stato il più grande fuoriclasse delle due ruote degli ultimi 30 anni. Un mito, una leggenda, che ha battuto record su record e consegnato al motorsport italiano un’icona invidiata in tutto il mondo.

Vale Rossi e Giacomo Poretti
Valentino Rossi, dramma terrificante: la confessione commuove tutti (Screenshot) – radioradio.it

Rossi, dopo aver vinto in carriera ben 9 titoli mondiali di motociclismo, si è ritirato nel 2021, portandosi dietro un’aura impressionante ed un nome leggendario. Ancora oggi c’è chi si commuove a riguardare o semplicemente ripensare alle imprese del campione di Pesaro, passato dall’essere un enfant prodige delle due ruote ad un mito indimenticabile.

Per me, negli anni ’90, correre nel Motomondiale era come entrare in un cartone animato, mi sembrava qualcosa di impossibile” – ha raccontato Valentino ripercorrendo la sua storia nel motociclismo da competizione, intervenuto al PoretCast, il contenuto web condotto dal noto comico Giacomo Poretti.

Vale Rossi non dimentica l’incidente mortale di Simoncelli: “Uno shock, lì ho perso un amico”

Tanti trionfi, manovre spericolate, un atteggiamento sempre sbarazzino. Valentino Rossi però ha dovuto anche fronteggiare una tragedia che ha sconvolto l’intero ambiente del motorsport. Ovvero la morte in pista di Marco Simoncelli, il promettentissimo pilota romagnolo che perì giovanissimo, a soli 24 anni.

Marco Simoncelli
Vale Rossi non dimentica l’incidente mortale di Simoncelli: “Uno shock, lì ho perso un amico” (Screenshot) – radioradio.it

Tra i due c’era grande feeling ed un’amicizia che ancora oggi Rossi ricorda con grande affetto. Ma è impossibile dimenticare l’incidente di Sepang che costò la vita all’allora pilota della Honda:La sua morte è stata veramente uno shock perché ho perso un amico, ma soprattutto sono stato parte dell’incidente fatale. C’erano 22 piloti in pista e in quel momento sono stato proprio io a colpirlo… Però non ho pensato di smettere. Mi sono fatto un esame di coscienza, ho capito che non avevo potuto evitare quella fatalità. Mi è rimasto il rammarico di aver perso un grande amico”.

Difficile superare quel dramma, proprio perché Valentino si è ritrovato in qualche modo coinvolto nel maxi-incidente costato carissimo a Simoncelli. Una tragedia che purtroppo fa parte della vita dei piloti che gareggiano con mezzi ad altissime velocità.

Ma Rossi ha voluto anche parlare di questioni positive riguardanti la sua carriera, come la fondazione dell’Academy di Tavullia:I piloti sono tutti teste di c***o e peggiorano quando diventano forti. Non è facile gestirli, ma mi piace”. Oppure della sua paternità, arrivata proprio quando stava terminando la carriera in moto: “Ad Assen nel 2021 sono caduto pesantemente, ho realizzato che era arrivato il momento di dire basta. Caso vuole che, proprio in quei giorni, Francesca e io abbiamo saputo che sarebbe arrivata Giulietta”.

Valentino è una leggenda, ed in passato ha avuto modo di fare amicizia con altri personaggi epici dello sport: Roger Federer venne ad una gara, ancora oggi mi scrive per il compleanno. Lui è regale, come lo era in campo. E poi Michael Jordan… un mio amico mi disse: ‘Guarda che ti aspetta sul motorhome’. Aprii la porta e lo vidi tutto incastrato in cucina: era troppo alto e non ci stava”.