La Commissione europea ha annunciato delle nuove misure per adattarsi alla situazione internazionale, influenzata dalla politica estera americana e dalla crescente “minaccia russa”. Dopo il vertice informale dei capi di Stato e di Governo dei 27, la Presidente Ursula von der Leyen ha proposto una maggiore flessibilità nella valutazione dei bilanci nazionali, in particolare per la spesa in difesa. Insomma come dire che sono 20 anni che si proclama l’austerità, non si possono fare deroghe, non ci bisogna mai cambiare il tema dell’austerity, quindi su temi come pensioni o sanità o lavoro non si possono fare modifiche. Per i carri armati queste si possono fare.
In seguito all’invasione russa della Ucraina i leader hanno concordato un aumento significativo degli investimenti nella difesa privilegiando però delle soluzioni nazionali piuttosto che ricorrere a nuovo debito comune. E la von der Leyen ha dichiarato che, sebbene i bilanci debbano rispettare il patto di stabilità, sono possibili eccezioni in tempi come quelli attuali.
Insomma, come vi dicevo prima, le deroghe si possono fare perché sono scelte politiche: quindi, come sempre vi dicevo, non è vero che l’economia è una cosa oggettiva, è una scelta politica.
Il risanamento dei conti pubblici avviene in 4-7 anni e il piano di medio termine può essere rivisitato annualmente con la spesa in difesa considerata un fattore rilevante rispetto alle raccomandazioni del deficit eccessivo. E’ incredibile come l’Unione Europea ci imponga, e questo ce lo segnala il Sole 24 Ore recentemente, dei tagli sul lavoro, dei tagli sulla sanità, i tagli sull’istruzione, i tagli sul welfare, ma per finanziare una guerra che non ci riguarda ci dice che possiamo spendere molti più soldi.
Insomma, probabilmente la cosa che io vi dico da anni ormai la cominciano a dire anche altri, cioè non dobbiamo soltanto uscire dall’Unione Europea, da questo tipo di Unione Europea, ma va distrutta perché questa Unione Europea non possa più rinascere.
Unione Europea delenda est! Come nell’antichità qui non si può più parlare di riforma, qui è proprio una impostazione ideologico-politica fondativa tutta da radere a zero e poi ricostruire sulla base della vera democrazia che qua non c’è, a cominciare dal fatto che c’è un Parlamento che non conta nulla e posizioni ideologiche e politiche che io non condivido minimamente.
Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi
