Un recente sondaggio condotto da Termometro Politico ha rivelato un fenomeno preoccupante nel panorama sociale italiano: un crescente divario percepito tra lo Stato e i cittadini comuni.
Il dato più eclatante emerso dal sondaggio è che il 42% degli intervistati ritiene che lo Stato sia diventato “sempre più severo con i comuni cittadini e lassista con i criminali”. Questa statistica rivela un profondo senso di ingiustizia e disparità di trattamento che sembra aver preso piede in una parte significativa della popolazione italiana.
I fattori che contribuiscono a una risposta del genere? Una burocrazia opprimente, casi mediatici controversi e la sensazione che reati di alto profilo o legati alla corruzione rimangano spesso impuniti.
Il sondaggio ha anche rivelato che il 73% degli italiani ritiene che le cose in Italia stiano andando nella “direzione sbagliata”.
Per comprendere appieno questi risultati, è fondamentale considerare il più ampio contesto economico e sociale. L’80% del campione sostiene che gli stipendi non stiano tenendo il passo con l’aumento del costo della vita, mentre la ricerca di un impiego dignitoso è percepita come estremamente ardua.
“Si tratta di una risposta molto forte perché ne va dell’integrità della società e del tessuto sociale”, fa notare il fondatore di Termometro Politico Gianluca Borrelli, “parliamo di un gran campione di persone che pensano che lo Stato punisce la gente perbene e premia i delinquenti”.
Ascoltate l’analisi VIDEO a ‘Un Giorno Speciale’ | 15 gennaio 2025
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