Buon test per l’Italia: negli States la prima delle due amichevoli finisce col 2-1 azzurro.
Una verifica per il classico pagellino di marzo che deve preparare il terreno per una competizione che l’Italia ha riconquistato dopo tanti anni: l’Europeo in Germania. Le gare amichevoli contro Venezuela ed Ecuador servono a mister Spalletti per capire meglio i suoi studenti.

Tuttavia, le cose non vanno subito bene.
Ci si aspettava un altro atteggiamento dai campioni d’Europa (anche se la squadra è ovviamente molto differente).
L’inizio di partita è un incubo a causa del rigore regalato da Buongiorno al secondo minuto.
Il contatto con Rondon viene punito. Non fa altrettanto chi calcia il penalty: lo stesso Rondon trova le mani di Donnarumma pronte per respingere. Savarino ci riprova ma tira alto. Brivido per la porta azzurra.
Da qui la partita si blocca. Varie occasioni soprattutto quella di Chiesa col suo tiro a giro, che finisce di poco fuori dallo specchio.
La sblocca Retegui: il Venezuela fa un disastro difensivo di cui approfitta bene la Nazionale di Spalletti. Il centravanti azzurro non può sbagliare. Un disastro difensivo avviene subito dopo, ma dall’altra sponda. Dopo due minuti l’Italia si ritrova affaticata nella sua area. Bonaventura sotto pressione regala un assist a Machis ed è 1-1.

Nel secondo tempo si riacutizzano i fatti del primo: i calciatori venezuelani sono molto leggeri e alla minima pressione vanno in terra. Molti i falli fischiati contro gli azzurri, che fanno fatica a sbloccarla nuovamente, almeno fino all’entrata in campo dei duri Zaccagni, Pellegrini e Jorginho. Sarà ancora Retegui a portare l’Italia avanti. Alla fine è lui a regalare la vittoria ai compagni: stop e tiro all’interno dell’area nemica ed è 2-1.

Alti e bassi nella prestazione della rosa di Spalletti. Difesa leggermente da rivedere per gli impegni estivi.