One Health, il piano per affiancare l’IA ai medici ▷ Frajese: “C’è già stato un bando del governo”

Di intelligenza artificiale si è parlato ampiamente, delle conseguenze e dei fattori di rischio legata a essa, però, sappiamo ancora poco.
La minaccia sembrerebbe essere reale: alcuni posti di lavoro verranno gradualmente sostituiti.
“Sostituirà le funzioni meccaniche dell’uomo. quelle che puoi programmare” sostiene Fabio Duranti ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’, buttando altra benzina sul fuoco. Le aziende proprietarie assicurano che l’intelligenza artificiale cresce giorno dopo giorno, impara in fretta dai propri errori, acquisisce competenze in maniera repentina.

Non resta altra scelta, dunque. Imparare a convivere con questo nuovo tipo di macchine e cercare di regolamentarle per quanto possa essere possibile. Trarne vantaggio, sembrerebbe una strada percorribile. Facilitare il lavoro delle persone, potrebbe essere uno dei vantaggi possibili. Ne è l’esempio l’introduzione del cosiddetto sistema ‘One Health’ un modello sanitario basato sull’integrazione di discipline diverse, inclusa la cooperazione con le intelligenze artificiali.

A questo punto non resta da chiedersi: è questo il futuro che vogliono le persone? È questa la direzione in cui stiamo andando? La cooperazione con l’intelligenza artificiale o la sostituzione completa di alcuni lavori e/o mansioni specifiche?
Ascoltate l’analisi approfondita di Fabio Duranti e Vanni Frajese ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’.