“Perché fare del qualunquismo? Metà degli italiani non paga le tasse“. Un cliché buon per tutte le stagioni. Un j’accuse che non passa mai di moda senza però fare i conti con la realtà. Perché se i numeri dell’evasione sono veri, discutibile è l’attribuzione di quest’ultima a ogni artigiano sul territorio. Una teoria che, nella realtà, basta poco per smontare: “Se attribuite 60 miliardi di evasione ai commercianti, perché non vi buttate in quel settore?“.
L’esperto di diritto amministrativo Enrico Michetti ne ha sentiti di discorsi del genere: “Sostituiamo allora gli artigiani di San Gregorio Armeno con un McDonald, anziché dargli servizi e opportunità“.
Non solo, “poi gli stessi ambulanti si vedono mettere a bando le loro licenze? E allora perché il dipendente pubblico deve avere l’indeterminato quando i primi non hanno garanzie, non hanno quattordicesima, non hanno tredicesima… non hanno neanche la prima!“
Significa forse sminuire il problema dell’evasione affermare che portare avanti la lotta agli evasori e dare una vita dignitosa a chi si mette in proprio sono entrambi impegni con cui, prima o poi, vanno fatti i conti?
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