ESCLUSIVA ▷ Parla il ds del Monza: “Berlusconi, Gomez, le prospettive e il mercato”

È la storia di una scalata. Una scalata non priva di ostacoli, difficoltà: cadute su ricadute.
È la storia centenaria di una squadra combattente, di un team che solo nel 2014 si ritrovava promosso in Lega Pro e ora invece si vede appena dietro a squadre come Roma e Lazio. La scalata del Monza arriva in Serie A, con l’esordio ufficiale spuntato il 13 agosto 2022.
La regia della famiglia Berlusconi impreziosisce il tutto. E poi con l’immancabile Adriano Galliani, cuore da sempre rossonero ma di sangue monzese. Una strategia che negli ultimi anni ha trovato grandi scoperte del calcio italiano: ed è l’obiettivo del club puntare ancora molto a lungo su giovani calciatori italiani. Un futuro che trova voce anche nelle parole del Direttore Sportivo, Michele Franco.

Un nativo di Altamura, in Puglia, che dal 2004 al 2021 calcia i palloni di tante squadre italiane, tra cui anche il Monza nell’annata 2019/2020.
Un difensore che poi nel novembre del 2022 inizia a vestire i panni del Direttore Sportivo del Monza: ai microfoni di Professione DS si è raccontato così: “Sono arrivato qui a Monza nella stagione 2019-2020, l’anno di Serie C, dove abbiamo vinto il campionato. Dopo sono stato accolto nella famiglia Monza e ho avuto la fortuna di rimanere qua e di iniziare anche questo percorso da dirigente“.


Sono arrivato in una società dove c’è una proprietà che, non sono io a dirlo, ma ha scritto la storia del calcio italiano e mondiale”

Il ricordo di Franco va ovviamente al patron per eccellenza della società: Silvio Berlusconi, scomparso quest’anno.
E lo ricordiamo tutti com’era: carismatico, ma soprattutto appassionato di calcio, di Milan e di Monza. Una scomparsa che ha svuotato tutti gli addetti ai lavori, lasciando un vuoto incolmabile anche negli spogliatoi. “Il presidente manca a tutti. In primis al nostro amministratore delegato. Al dottor Galliani, che ha vissuto quasi 50 anni a fianco del presidente. Per noi era un punto di riferimento. Se il Monza ad oggi è in Serie A lo deve assolutamente al Presidente. Grazie a lui questa società, questa città è arrivata a calcare i campi di Serie A. Lui era presente e veniva a trovarci e trasmetteva tantissimo. Anche quando non stava benissimo. Ricordo che abbiamo fatto una cena con lui dove era veramente sempre carico, ci trasmetteva tantissima energia, tantissima ambizione“.

Lui parlava sempre di essere ambiziosi, di voler raggiungere sempre obiettivi nuovi e traguardi sempre più importanti, quindi di alzare sempre l’asticella. Galliani ci dice sempre di continuare sul solco tracciato dal Presidente

Sul futuro del Monza le idee sono chiare. Tra un anno di qualificazione in Champions League, ma retrocessione subito dopo, e Serie A per vent’anni, il DS risponde con fermezza: “Serie A. E’ stata raggiunta per la prima volta nella storia del Monza due anni fa e quindi è troppo importante per questa proprietà, per questa città, per tutti quanti“.

A proposito di DS…Walter Sabatini

Un personaggio in comune sia a Lazio che Roma: Sabatini ha colto nomi importanti come Pjanic, Benatia, Lamela, Paredes, Marquinhos, Dzeko, Salah e Alisson. Insomma, un paio di nomi da niente che hanno raggiunto gli scenari internazionali, in campi di importanza mondiale. Peculiarità? L’attenzione data maggiormente alla prestazione “live” del calciatore: i dati? Solo un appoggio.
“E’ un grandissimo direttore. Ha scoperto giocatori pazzeschi, quindi è assolutamente vero e credo in quello che ha detto lui, che magari vedendo un giocatore live a impatto ti possa dare qualcosa“.

Cosa cerca il Monza? Mercato estero o italiano? Anche qui, idee chiarissime.
Il nostro focus è sicuramente quello dell’Italia e degli italiani, ma comunque noi monitoriamo tutti i campionati perché è giusto avere una visione di tutto quello che è il calcio europeo e non solo. Ci sono campionati interessanti dove comunque si possono pescare dei giocatori forti“.

Ma la nostra linea è quella che si vede quando vediamo il Monza scendere in campo la domenica, è spostata sicuramente sull’italianità del progetto“.

I nomi passati al Monza sono importanti e prospettano grandi cose: Vignato, Colpani, Colombo, Rovella, Carlos Augusto e il Papu Gomez. Proprio su quest’ultimo, squalificato per doping, arriva la rivelazione su come è arrivato a Monza: “È arrivato da noi per una promessa che aveva fatto al dottor Galliani e che poi ha mantenuto“.

Il team di Franco, nonostante alcune perdite dovute ai personali progetti dei calciatori, come Carlos Agusto all’Inter, non ha nulla da invidiare agli altri. Ma il DS monzese stima due giocatori in particolare delle squadre della Capitale: “Sicuramente Luis Alberto della Lazio, un giocatore incredibile, con una qualità tecnica pazzesca. Riesce ad abbinare la qualità e la quantità. Porta numeri importanti, sia sotto l’aspetto dei gol che degli assist. Della Roma posso dire Dybala, perché ha un talento incredibile. Il modo di toccare la palla di questi grandi campioni è sicuramente un modo diverso rispetto alla media“.

E chissà se il futuro centravanti della Nazionale italiana sarà proprio nientedimeno che Lorenzo Colombo, in prestito dal Milan.
La puntata è altissima: “Abbiamo fatto di tutto per prendere Colombo. Il dottore e i suoi ottimi rapporti con il Milan, i suoi trascorsi, hanno fatto sì che arrivasse qua a Monza. È un attaccante con caratteristiche del centravanti. È forte fisicamente”.

“Chi somiglia a un attaccante del passato? Forse a Vieri. Ha delle caratteristiche dell’attaccante, un po’ quelle che mancano in Italia adesso. Ma anche lui sa che c’è tanto da lavorare“.