Bollette in clamoroso rialzo entro fine anno: lanciato l’allarme su gas e luce fuori controllo

Sembra che ci siano delle notizie negative per le famiglie italiane.
Secondo quanto leggiamo dal primo dicembre la bolletta del gas potrebbe salire circa del 23% sul mercato tutelato.
L’Unione Nazionale dei Consumatori lancia l’allarme definendo questa situazione una “Caporetto”, perché l’aumento delle bollette del gas sulle famiglie e sulle imprese, costrette ad affrontare dei costi energetici, ormai sembra fuori controllo.

Si parlerebbe di un aumento di circa 400 euro della spesa delle famiglie rispetto all’ultimo rincaro di novembre.
Se a questi aggiungiamo gli aumenti pari a 1.400 euro sulla luce si arriverebbe ad una stangata complessiva annua, tra tutte le componenti di aumento che si sono verificate negli ultimi tempi, di 3.000-3.500 euro all’anno. Un governo, d’altra parte, che ha fatto molte promesse, ma che al lato pratico però si sta dimostrando inadeguato nell’affrontare questa emergenza, in quanto non sembra ci siano degli elementi concreti di aiuto sui reali bisogni di questo Paese, in pratica limitandosi a riciclare quanto fatto dal tanto lodato governo Draghi, non rendendosi conto del suicidio nazionale che sta avvenendo davanti agli occhi dei banchi del governo.

Insomma, se il governo vuole salvare le tasche degli italiani, o quantomeno la faccia, probabilmente dovrà affrontare delle misure urgenti a partire dalla proroga del taglio delle accise sui carburanti e la sterilizzazione dell’IVA sui generi alimentari di prima necessità.
Anche al fine di sostenere l’inflazione ad oggi insostenibile per famiglie ed imprese.

L’altra sera ad un convegno nella mia città ho appreso dei dati disarmanti: in una città di provincia dove nel 2018 si erogavano 65 pasti al giorno alla mensa dei poveri, una mensa religiosa, nel 2023, cinque anni dopo, i bisogni sono triplicati.
In cinque anni sono triplicate le persone in difficoltà che vanno a chiedere da mangiare.
Ecco questa è una situazione di disagio sociale che in tutte le città notiamo. E mi sembra che sia evidente a questo punto che quelli che dicono che non si debba cambiare la ricetta economica dovrebbero spiegarci allora il perché.

Malvezzi Quotidiani – L’Economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi