Siamo al paradosso: il titolo di Repubblica che critica il governo per l’arrivo di troppi migranti

Sono sempre stato contro l’immigrazione di massa. Parliamo di persone che vengono sfruttate dai trafficanti, rischiano la vita e arrivano qui dove stanno in situazioni di grande difficoltà. Oggi su Repubblica Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, dice che si scarica sulle regioni il peso dell’accoglienza. L’Emilia Romagna, assieme alla Puglia e ad altre regioni governate dal centrosinistra, ha rifiutato di firmare l’intesa con il commissario straordinario per l’immigrazione. Che cosa significa? Significa che se tu firmavi quell’intesa lì avevi una serie di deroghe per facilitare l’accoglienza, per diminuire i costi, per trovare più rapidamente dei posti per le persone in arrivo.

Loro non l’hanno firmata e oggi si lamentano del fatto di avere troppi immigrati. Sono ripresi i flussi. Io avrei preferito il blocco navale, so che ogni volta che lo nomino scattano le polemiche, ma chi se ne importa. Il governo, anche su insistenza dell’opposizione, anche in virtù di quello che è successo in passato a Salvini con i processi e le altre cose che lo hanno coinvolto per aver fatto ciò che aveva promesso, hanno scelto un approccio diverso. Hanno scelto di fare le cose concordate con l’Europa, di spingere le autorità europee a interessarsi della cosa. Effettivamente l’Europa ha cambiato un po’ approccio. Ha fatto una cosa rilevante che si spera nei prossimi mesi porti qualche risultato.

Ci saranno procedure di rimpatrio veloce. Chi arriva, invece di finire dentro il sistema dell’accoglienza, dove rimane in media due anni, rimane in alcuni centri per massimo un mese, la sua situazione viene esaminata subito e poi tramite accordo con i Paesi di origine, viene rimandato indietro. Ora, questa è sempre stata una cosa molto difficile da fare, lo sappiamo.

Ovviamente è una cosa difficilissima. Vedremo se questo accordo fatto con la Tunisia porterà un po’ di risultati da qui a qualche mese. Però che si lamentino da sinistra, da Repubblica, che si lamentino quelli che hanno sempre elevato per le frontiere aperte, mi sembra una cosa da pazzi.