Fermiamoci ai dati Euromomo dell’Europa, che parlano di un aumento della mortalità infantile nella fascia 0-14 (e in particolare nella fascia 5-11)“.
Si tratta di dati inconfutabili, dunque non contestabili, quelli di cui parla il Prof. Frajese. Dati di cui si legge sempre più spesso e che dovrebbero quantomeno essere chiariti: “Nel 2021 c’è stata una flessione della mortalità, quindi meno di quante ce ne aspettassimo. Verso la fine dell’anno invece abbiamo avuto un aumento. Dopodiché, successivamente questo trend continua a essere presente e in crescita“.

Dunque cosa fare per capire cosa sta succedendo?
L’endocrinologo e docente all’Università del Foro Italico ce lo ha spiegato in diretta (dopo averlo approfondito qui): “Che a me i bambini stiano particolarmente a cuore lo sapete fin dall’inizio. Per cui, a prescindere da qualunque idea ci sia o non ci sia – che sia il Covid o un’altra causa – c’è un dato inequivocabile.
Ho proposto e sto proponendo in varie regioni, che per ora hanno aperto un pochino la porta, la possibilità di fare uno screening nella popolazione in questione. Non si tratta di uno screening generalizzato, quello che qualcuno sta cercando di portare avanti e che genererebbe una fonte di guadagno.
Consisterebbe nel fare quello che in questo momento il Governo non sta facendo: prendere 1000 bambini e fare uno screening con alcuni colleghi cardiologi. Uno screening fatto veramente bene e in maniera approfondita per vedere se ci sono elementi di cui non al momento al corrente che possono essere utilizzati per prevenire problemi in questa fascia d’età particolarmente delicata
“.