L’Italia fa peggio di tutti: abbiamo il maggior numero di ragazzi disoccupati che neanche studiano

Vi voglio dare alcune informazioni statistiche in merito a dati che ho presentato la Camera dei Deputati in un convegno. Drammatico il numero dei cosiddetti Neet (Not in Employment Education Or Training) cioè i giovani che non sono in fase di educazione, in fase di formazione o in fase di occupazione. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che sono giovani disperati fuori dal mercato del lavoro. Ebbene, indovinate un po’ chi è nell’Europa dei 27 Paesi il fanalino di coda col tasso di quasi il 20%? Gli italiani. Questo è un dato drammatico. Noi siamo il fanalino di coda. E se noi guardiamo i dati della povertà, altro dato fondamentale noi siamo a dei livelli di povertà di circa il 25% della popolazione.

E tenete conto che la media europea di persone a rischio di povertà dell’Europa è il 20%, quindi un fallimento totale del sistema europeo. E se noi guardiamo quello che è il la crescita d prodotto interno lordo pro capite italiano, abbiamo sempre un trend di crescita. L’unica flessione è nell’area della seconda guerra mondiale, quella forte. Anche nella prima c’è una lievissima flessione. Poi c’è un periodo ininterrotto che praticamente è di crescita fino al 2000, fino all’area Euro. Si blocca tutto con l’Euro. Questi sono i dati fondamentali di cui dovremmo parlare. Questi sono i dati drammatici dell’economia e io ve li voglio dare, perché questi dati poi hanno un impatto anche sui consumi.

I consumi sono crollati dal 2006 fino ad oggi. Quindi questa è la situazione, questa è la fotografia del nostro Paese. Questa è la fotografia dell’Europa con buona pace della retorica.