Fauci laureato a Siena torna a impartire lezioni di pandemie ▷ “Davvero ora viene a farci la predica?”

Il 17 giugno Anthony Fauci è stato a Siena. Più precisamente, all’università della città.
Il motivo: ricevere la laurea honoris causa in medicina. Una decisione che però ha fatto storcere il naso.
Soprattutto non hanno digerito la notizia 500 persone che si sono poi presentate in piazza a protestare contro l’immunologo statunitense e le sue posizioni sulla pandemia Covid.

Una protesta sulla quale i media mainstream hanno già posato la mano pesante del famigerato bollino del “No Vax“.
Non è andata giù in particolare ai più la lezione che il premiato Fauci ha riservato all’università di Siena.
La pandemia non è finita“, ha detto mettendosi in coda a tutte le altre previsioni, come quelle del direttore generale OMS.
Oltre alla congettura sulla pandemia o sue future evoluzioni, Fauci ha dichiarato che “gli anti-scienza sono un pericolo per la democrazia“. Per cercare di chiarire chi siano gli “anti-scienza” e cosa significhi “democrazia”, intervengono in diretta Alessandro Rico e Francesco Borgonovo, de La Verità.

Quando dice ‘gli anti-scienza’ – commenta Borgonovo – non è che intende quelli che sono nemici, che pensano che la scienza sia il frutto di cospirazioni demoniache. Si riferisce a quelli che sono contro di lui, quelli che sono contro la politica che ha ispirato.
La scienza è più democratica di quanto immaginiamo“. La scienza, insomma, non sembra essere una sola.
Per Borgonovo non esiste la “scienza col bollino“, e dunque esisterebbero, di conseguenza, gli errori.
Quegli stessi errori di cui lo stesso presidente Aifa, Giorgio Palù, di recente a Porta a Porta, ammetteva l’esistenza.

E poi si passa invece al concetto di democrazia, quella che Fauci inserisce nell’area degli esseri a rischio d’estinzione, ma a condizione che la colpa vada a chi è “anti-scienza”. “Lo stesso Fauci – precisa allora Alessandro Rico – aveva avviato una campagna diffamatoria per silenziarli, gli anti-scienza, perché diceva che ‘danneggiavano’ poi il consenso attorno alle politiche di lockdown.
Ma da che pulpito viene a farci la predica su come agire in vista delle prossime pandemie?“.