Svilar 6 –
Quando serve è anche efficace; ha, però, un modo particolare di stare fra i pali, come se non fosse del tutto scolarizzato calcisticamente.

Smalling 6
Rodaggio con autorevolezza.

Llorente 5,5
L’essenziale, con il pallone giocato sempre saggiamente. Ma in occasione del 2-1 resta piantato.

Bove 6,5
Intensità, entusiasmo, disciplina tattica e intelligenza negli inserimenti.

Zalewski 6
In una Roma che spinge a tratti, lui cerca di mettersi in luce come fonte di gioco e opzione per scaricare la palla durante le transizioni.

Missori 6
Diligente, con giovanile animosità e un cartellino che è peccato di gioventù.

Tahirovic 6 –
Va oltre il compitino e se la Roma è accorta e ben disposta fino al settantesimo più o meno è anche per i suoi tempi di gioco e per il suo corretto posizionamento. Poi diventa molto più passivo e il baricentro si abbassa.

El Shaarawy 7
Gol decisivo, accelerazioni, qualità palla al piede e…una candidatura.

Wijnaldum 5,5
Bene sul piano dinamico, meno su quello tecnico perché sbaglia alcune scelte, sia sotto porta che sulla trequarti.

Solbakken 6
Decoroso con assist.

Belotti 6 –
Utile nell’azione del gol, generoso con i cross, assente nell’area per i tentativi di realizzazione.

Celik 6
Agonisticamente carico, combattivo, aiuta la Roma a serrare le linee.

Mancini 6
Andiamo a comandare, là dietro; digrigna i denti quando serve, anche con Ayroldi.

Cristante 6
Supervisione compassata in una mediana che lascia il pallino alla Fiorentina per poi imbrigliarla con efficacia.

Ibanez 5,5
Entra per contenere, lo fa con attenzione fino a un certo momento. Finale segnato dalle distrazioni, soprattutto in occasione del 2 – 1.

Abraham 5,5
Per il riscaldamento e poco altro.

Mourinho 5,5
Forse il finale andava protetto meglio.

Paolo Marcacci