La battaglia ideologica contro il superbonus ▷ “Guardiamo indietro invece di andare avanti”

L’edilizia è uno dei settori chiave dell’economia italiana, ma purtroppo non è immune da controversie legali, ad esempio il superbonus. Negli ultimi anni, diverse questioni hanno sollevato l’attenzione delle autorità e dei media, tra cui la qualità delle costruzioni, la sicurezza sul lavoro e la tutela dei diritti dei lavoratori. “Quello che noi stiamo dicendo, non solo dall’anno scorso, ma da moltissimi anni in cui le nostre aziende lavorano sui temi del risparmio energetico, si sta avverando con la firma da parte dell’unione Europea, di quelli che sono le prossime richieste per le abitazioni. Non capiamo questa presa di posizione, questo mettere i pugni sul tavolo del Ministro Giorgetti e del Presidente Meloni. Su questo tema, il Presidente Meloni aveva detto di voler mantenere fede agli obiettivi che abbiamo stabilito nel pacchetto per il 2030. Sono contrari a tutti per esigenze elettorali“. Sbotta Annie Portinari, consigliere Cande. La delusione nei confronti del governo è ai massimi livelli come si evince dalla prosecuzione del suo intervento: “

Adesso sembra che questa sia una mazzata dell’europa contro le case di proprietà, quando parliamo già del protocollo di Kyoto dal 2008, che ha abbassato quelli che sono i limiti e gli inquinanti presenti in atmosfera per arrivare adesso con il nuovo piano a ridurre del 55 per 100 le emissioni nel 2000 e 30 rispetto agli anni 90. Noi non dobbiamo dimenticarci che viviamo in una terra che ci è stata data e dovremmo solo migliorare quello che ci è stato regalato per le generazioni future e non distruggendolo, le nostre case sono vecchie obsolete. si sta tornando, sembra a 70’anni fa, quando si utilizzava il carbone“.