Guerra russo-ucraina, Comencini (Lega): “Fuori dalla realtà: parlano di ricostruire ma le bombe continuano a cadere”

Guerra russo-ucraina: Kiev ancora sotto attacco, stavolta con una maggior “ferocia”. Così l’ha descritta Zelensky. Si contano circa 33 vittime nell’area di Zaporizhzhia, bombardata nella giornata di mercoledì 22 marzo. Sul fronte politico italiano Massimiliano Romeo (Lega) al Senato ha espresso “Forte preoccupazione per la guerra in Ucraina, nessuno parla di fermare le ostilità. In Occidente si è persa la ragione”. Da questo si evince come all’interno della maggioranza di governo del centrodestra ci siano visioni e posizioni differenti sulla questione russo-ucraina.

La posizione di Fratelli d’Italia è infatti delineata da una certa freddezza e si sa che è molto schierata e partecipe dalla parte di Zelensky. Non c’è un semplice ‘dobbiamo farlo’ ma ‘lo facciamo perché ci crediamo’. Francesco Borgonovo parla della questione bellica con Vito Comencini (Lega, appena rientrato da Belgrado evidenzia che nella stessa città: “stanno subendo pressioni forti da parte degli Stati Uniti e dell’Occidente per slegarsi dalla storica ‘amicizia’ che la lega alla Russia ma il popolo serbo rimane fermo sulla posizione, dopo i vari bombardamenti subiti in passato da parte dello stesso Occidente. È un crocevia” e continua riferendosi alle parole di Romeo sopracitate, del Premier Giorgia Meloni ma anche di Berlusconi e altre figure politiche che, seppur e proprio perché differenti, le delinea come “fuori dalla realtà, parlano di ricostruire ma le bombe continuano a cadere in Ucraina e loro, sia da una parte che dell’altra, continuano ad acquisire nuovi strumenti per controllare questa guerra”. E, in questo quadro generale, quale sarà il ruolo e la posizione che sceglierà di assumere la Cina?