E’ il gol di Bremer al 44′ a trascinare la Juventus in semifinale di Coppa Italia dove l’attende l’Inter. Sarà derby d’Italia quindi, nulla può la Lazio reduce da una prestazione alla stregua di quella offerta con la Fiorentina. Il muro bianconero tiene fino alla fine concedendo nulla se non qualche soluzione da lontano a Luis Alberto: troppo poco per sperare nel passaggio del turno.
Il commento ‘A Botta Calda’ di Furio Focolari
La Juve passa con merito, questo va detto subito. Non so però dove arriva il merito della Juve e dove il demerito della Lazio.
La Juve ha avuto due occasioni nitide nel primo tempo, la Lazio niente. Nel secondo tempo la Juve non ha avuto occasioni, la Lazio nemmeno, quindi il demerito biancoceleste è evidente. La Juve però attraversa un periodo difficilissimo per tutte le vicende che sappiamo: avevamo detto oggi, quando la davamo favorita, che questa sera la Juve aveva più motivazioni. Va a incontrare l’Inter con diritto, carica delle motivazioni di una squadra che ormai in campionato gioca partite senza molto significato, perché l’obiettivo minimo è impossibile.
Veniamo alla Lazio.
La Lazio è una moneta: viene testa ed è una grande squadra. Viene croce ed è una squadra modesta. Stasera è uscito croce.
Dal decimo del primo tempo un costante “io la do a te, tu la dai a me”, fino al gol. Dopo il gol si sveglia? No.
Il solito “io la do a te, tu la dai a me” fino a fine primo tempo.
Comincia il secondo tempo, che fa la Lazio?
“Io la do a te, tu la dai a me”.
Quando mancano dieci minuti Sarri mette Milinkovic centravanti, quindi ha bisogno di palloni in testa.
Cross che arrivano da quelle parti: zero. Stasera è uscito croce, quindi “io la do a te, tu la dai a me”. Quando è così la Lazio è stucchevole e noiosa. Merito alla Juventus e applausi, demeriti alla Lazio, tanti.