Caspita! Si parla di Cospito. Dove? Non nei mercati, non nei supermercati, non laddove c’è la gente normale. Si parla di Cospito in Tv, sui giornali, Repubblica è molto appassionata del tema. Ora, in un Paese in cui ci sono famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, a fare la spesa, dove c’è un pezzo d’Italia che aspetta la chiusura dei mercati rionali per andare a rovistare negli avanzi delle cassette della frutta e della verdura, in un’Italia in cui la sanità è praticamente piegata alle nuove logiche e ai tagli; ecco, in questa Italia, c’è un signore che è un condannato per fatti gravi che inizia uno sciopero nella fame per protestare contro il 41 bis o contro non si sa che cosa. Un soggetto pericoloso.

Questa protesta che lui mette in scena viene fatta propria da altri gruppi di anarchici e questi anarchici, che dicono di avercela contro le multinazionali, contro il grande potere, cosa fanno? Vanno a spaccare le macchine o incendiare le macchine di persone normalissime che tra l’altro magari quella macchina l’hanno presa con con delle rate, quindi indebitandosi. Voglio vedere questi signori, questi anarchici. che alla fine sfogano la loro rabbia contro il capitalismo, contro l’imperialismo, e invece se la prendono con le macchine della povera gente. Pensate che gente, pensate che visione politica. Oppure se la prendono coi commercianti, magari spaccando le vetrine di commercianti che già devono fare i conti con la crisi. Potevano fare i conti con il vero potere delle multinazionali, su tutte Amazon, ma loro spaccano le vetrine dei commercianti. Poi se la prendono con la polizia locale, noto braccio armato del potere finanziario, piuttosto che con Soros. Sono ormai delle persone fuori dal mondo.

Cospito parla anche con pezzi grossi delle mafie organizzate. Li avrà incontrati lì nelle carceri, so soltanto che ci sono questi fatti, ci sono questi elementi. Allora io mi domando in un’Italia dove i problemi veri sono altri, noi ci dobbiamo preoccupare dello sciopero della fame di Cospito e dello stato di salute, del dimagrimento di Cospito. Ora la dico in maniera brutta, ma Cospito questa protesta la fa contro lo Stato, utilizza il suo corpo, utilizza lo sciopero della fame per protestare contro lo Stato. Quindi non è lo Stato che lo sta trattando male. Anzi, lo Stato gli sta dando già troppa importanza. Se si fa lo sciopero della fame contro lo Stato, è una sua battaglia politica. Ma va benissimo, la facesse, però nessuno si deve star lì a preoccupare se dimagrisce per lo sciopero della fame che vuole fare in segno di sfida verso lo Stato, ne risponderà.

Ma non è che debbo mettere in discussione il 41 bis per questo. Eppure i signori del Partito Democratico su questa vicenda evidentemente hanno costruito un pezzo della loro battaglia politica alla vigilia del Congresso, piuttosto che dentro le sfide delle regionali. E devo dire che se il Partito Democratico si deve attaccare a Cospito, vuol dire che s’attaccasse al tram perché siamo a questo livello d’importanza. Io mi auguro che il Partito Democratico veramente non abbia dubbi sull’efficacia del 41 bis. Secondo me è sbagliato andare a fare certe visite.