Il Giappone elimina la Germania passando come primo. E’ stata una lezione di stile e di applicazione quella data dai Giapponesi in un girone per loro di ferro, venendo considerata primadell’inizio del torneo, dai più, come la quarta squadra dopo Costa Rica, Spagna e appunto Germania. Una netta dimostrazione di educazione i giapponesi l’hanno mostrata già dalla prima giornata. Al termine della partita contro i tedeschi, conclusasi con una vittoria di cuore sicuramente insperata, una parte del pubblico nipponico presente sugli spalti ha iniziato a ripulire lo stadio, recuperando con sacchi di plastica tutti i rifiuti lasciati dai tifosi nel corso della partita.


Tradizione e Sport

Un gesto davvero onorevole che difficilmente siamo abituati a vedere in Europa. Grande mentalità e per questo tanti applausi, ma non solo fuori dal campo. Già perché la costante applicazione che hanno mostrato in campo gli uomini guidati da Hajime Moriyasu è sembrata quella degli antichi Samurai. Il termine viene usato tuttora per esaltare la nobiltà guerriera. I Samurai avevano un loro codice d’onore chiamato bushido, che è rimasto in vita e nell’odierna società giapponese rappresenta ancora una serie di principi morali e comportamentali analoghi a quelli religiosi delle società occidentali. L’organizzazione mostrata dentro il campo è stata sensazionale. Per ben due volte la squadra giapponese è riuscita a vestire i panni di “Davide che batte Golia”, prima contro i tedeschi e poi contro le Furie Rosse, incappando in un’ingiusta sconfitta nel match sulla carta più abbordabile(un tiro in porta ed un goal della Costa Rica). Può sembrare strano, ma forse è proprio il sapore di impresa che spinge i giocatori del Giappone ad andare oltre il richiesto oltre il teoricamente possibile.
Il Giappone si è mostrato nelle due partite contro le super potenze solido quanto l’arte dei falegnami nipponici, famosi in tutto il mondo per la loro abilità nella lavorazione del legno che lo rende di ottima qualità, consentendo di dare origina alle strutture in legno più durature nonché più alte di tutta la storia dell’umanità. L’ottima metodologia nella lavorazione ha consentito di non sostituire
mai questo materiale per la costruzione delle imponenti Pagode Giapponesi.


Grande Giappone, piccola Germania


La squadra di Hans Flick è sembrata piuttosto spenta e fuori forma. L’undici titolare tedesco così è denso di talento tale da non poter giustificare assolutamente un’uscita così repentina dal mondiale. Gli stessi giocatori a disposizione in panchina non sono da meno. Non può essere una scusante il fatto che gran parte della selezione tedesca giochi a livello di club in grandi squadre, avendo dovuto
affrontare a ridosso del mondiale troppe partite ravvicinate. Questo problema lo hanno avuto teoricamente tutte le squadre considerate top. Da Musiala ad Havertz, passando per Sanè, Kimmich, Muller e Gnabry. Sono davvero troppi i grandi giocatori per giustificare un altro passo falso così drammatico. E’ il secondo mondiale di fila dove la Germania esce ai gironi. In quello in Russia nel 2018 uscì clamorosamente da Campione in carica, dopo aver illuminato nel mondiale in Brasile nel 2014. Lì, l’allenatore era Flick. Come dimostrano diverse esperienze di altre Nazionali, vedi Lippi e L’Italia, una volta vinto il mondiale, conviene cambiare guida tecnica. Questo però non è bastato alla Germania, visto il mondiale pessimo in Qatar ed appena conclusosi per i tedeschi. Il secondo fallimento di fila dopo l’apice è arrivato.


Urge dunque un cambio radicale all’interno della federazione tedesca? Vedremo, intanto
complimenti al coraggioso ed audace Giappone!