“Il Ministro Schillaci promette fondi per la sanità pubblica ma l’ufficio parlamentare di bilancio certifica spesa ridotta del 6,1% del Pil nel 2025 un valore inferiore al 2019″. Questi sono solo alcuni dati riportati da “Il Manifesto” che fanno capire in che direzione stiamo andando per quel che riguarda la sanità pubblica. Inoltre gli stipendi più bassi rispetto agli standard dell’Unione Europea e la flat tax potrebbero , anzi dovrebbero incentivare i medici a passare al settore privato.

Come se non bastasse numericamente mancano tantissimi professionisti del mondo della sanità, per risolvere la questione si potrebbe iniziare togliendo il numero chiuso dall’università, ma per ovviare a questa mancanza di personale ci sono ospedali che spendono una marea di soldi per avere dottori assunti tramite cooperative. Il problema è rilevante se pensiamo che non sempre in queste cooperative è possibile reperire lo specialista di cui gli ospedali hanno bisogno in quel momento. Ed ecco allora che più di 8mila medici hanno abbandonato.

Dobbiamo allora ammettere una grande verità: tutte le restrizioni che sono state adottate sono state messe in campo per non intasare gli ospedali. Perché? La risposta è semplice e la confermano anche i numeri pubblicati da Cimo-Fesmed: tra il 2010 e il 2020 sono stati chiusi 111 ospedali e 113 pronto soccorso, tagliati 37mila posti letto e mancano oltre 29 professionisti. Le conseguenze dell’austerità e dei tagli ci portano a questo, una nuova frontiera della medicina. Mancano professionisti e strutture è ovvio che la responsabilità ricada tutta sui singoli. E allora dall’alto ti dicono di fare una terapia preventiva, che può essere, per esempio, questo siero a mRNA. Di conseguenza non finisci in ospedale dove il letto non c’è, perché i tagli degli ultimi anni sono stati enormi. Il problema nasce quando tu scegli di non aderire alla terapia preventiva, e allora vieni sanzionato e incolpato perché ti sei ammalato.