“È una vera bomba ad orologeria”, il Presidente di CANDE (Class Action Nazionale dell’Edilizia) Igor La Spada fa riferimento in questo senso al blocco immediato da parte di Poste Italiane per l’acquisto dei crediti uniti al bonus edilizi: una ricaduta sul mondo del lavoro che non sta facendo sconti a nessuno. Una dinamica settoriale? No, continua La Spada precisando: “lo abbiamo detto da un anno, è una vera bomba ad orologeria che infatti non interessa solo gli imprenditori e fornitori ma anche privati. è di tre giorni fa la chiusura dell’unico istituto di credito Poste Italiane, l’unico che acquistava i crediti dai committenti privati, ha chiuso battenti senza preavvisare, lasciando anche i committenti nella stessa situazione in cui vertono le imprese da un anno. Siamo arrivati a un conto alla rovescia finale”.

Il provvedimento originale nasce durante il Governo Conte II (con la partecipazione perciò del Partito Democratico) e, al riguardo, ai nostri microfoni prende posizione anche il Senatore del PD Nicola Irto che ha parlato di ‘palese criticità’ riguardo il blocco, rincarando il motivo che lo ha portato a presentare un’interrogazione verso il Ministro dell’Economia Giorgetti. “L’interrogazione che ho fatto è partita da una presa d’atto: aprendo il sito di Poste Italiane, le imprese e i cittadini, coloro i quali avevano dei crediti (e conseguenti investimenti) si sono visti impossibilitati ad accedere. Tutto questo è avvenuto nel silenzio generale. Chiudendo un click di Poste Italiane potrà sembrare niente ma per la vita dei cittadini, dei lavoratori del mondo delle imprese e per tutta la filiera del mondo del comparto è un dramma. Ho voluto presentare un’interrogazione urgente partendo proprio da questo. È inaccettabile in un Paese che sta vivendo una crisi gigantesca, da un momento all’altro chiudere in quel modo senza avvisare? C’è un Parlamento nuovo eletto, non capisco perché ancora non si apra un dibattito”.

Aggiunge a gran voce Igor La Spada: “La Meloni tempo fa ha dichiarato che avrebbe interpellato tutte le associazioni di categoria prima di prendere una decisione, invece qui assistiamo sempre alle solite cose: interventi fatti dall’oggi al domani senza una ratio e senza tener conto delle conseguenze drammatiche. Si sta scherzando con la vita delle persone”.

Non tarda ad aggiungersi alla discussione in diretta il Presidente di Moneta Positiva Fabio Conditi: “Il blocco dei crediti è derivato dal fatto che si è limitata la cedibilità di questi crediti, lei è d’accordo nel riprendere la cedibilità verso tutti (come era originariamente) ed evitare questa strozzatura di dover cedere il credito in banca e comunque dove oggi la capienza fiscale è limitata?”, il Senatore Irto conferma: “Le storture nascono proprio da lì”.

Sabatino Nocerino, Presidente di CNA Edilizia Campania, in ultima battuta pone in evidenza un dato importante: “Stamattina ho lanciato l’allarme dando determinati numeri. La cosa strana che sta accadendo in questo paese è che non si riescono a dare numeri precisi di quello che è il danno in qui siamo ridotti in questo momento. Ne abbiamo 100 miliardi di crediti nei cassetti fiscali che porterebbero per strada oltre un milione e mezzo di persone coinvolte e lavoratori. Chiedo di risolvere il problema dei crediti, al di là di quello che deve essere fatto il ragionamento dei bonus e superbonus.

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