Dopo l’approdo inaspettato dell’ormai ex Direttore del TG2, Gennaro Sangiuliano, al Ministero della Cultura, in RAI si apre la partita per le nomine, quelle che, per Marco Antonellis, rappresentano un po’ il “sensore del Paese”: “Di nomi ne stanno girando tanti. Adesso come interim al TG2 c’è Carlo Pilieci, poi si parla di Nicola Rao e Paolo Petrecca come possibili sostituti. C’è poi una grande partita che si aprirà nei prossimi mesi, quella che riguarda il TG1: si sta trovando una sistemazione per Monica Maggioni, magari anche oltreoceano nella sede di New York, oppure dandole un programma (il suo sogno sarebbe prendere il posto di Bruno Vespa). Anche lì si fanno i nomi dei fedelissimi di Fratelli d’Italia, cioè Petrecca e Rao, ma c’è qualche giornalista esterno fuori dal mondo RAI che vorrebbe tentare il colpo grosso. La partita è appena cominciata”.

E in questo tumulto generale di nomi e cognomi, viene da chiedersi: cambierà davvero qualcosa in Viale Mazzini o no? Su questo Antonellis ha le idee molto chiare: “Ovviamente faranno mille promesse, diranno che cambierà tutto quando in realtà non cambierà proprio niente”. Nulla di nuovo sotto il Sole, dunque.

Intanto, ieri si è insediato il primo Consiglio dei Ministri a guida Meloni: cosa aspettarci? “Non ci saranno grandi novità: si tratta di un Governo in parte in continuità con gli ultimi Governi Berlusconi, in parte – soprattutto su esteri ed economia – sarà un Governo Draghi senza Mario Draghi. Qualche elemento di discontinuità ci sarà più sull’agricoltura e sulla cultura, dove si tenterà di far vedere che si è diversi rispetto a chi c’è stato prima, ma stiamo parlando di briciole”.

Ma la giornata di ieri è stata densa di avvenimenti per Giorgia Meloni, che ha incontrato in serata il Presidente francese Emmanuel Macron. Tornano alla mente le parole della leader di Fratelli d’Italia quando con orgoglio affermava, rivolgendosi ai burocrati di Bruxelles: “La pacchia è finita”. Ma è davvero così? “Quello con Macron è stato un incontro all’insegna del ‘volemose bene’. Bruxelles può dormire tranquilla”.