La Roma di Mourinho crolla ad Udine. I giallorossi subiscono la prima sconfitta di campionato con un tonfo pesante. La partita prende una piega negativa per la Roma già dei primi minuti. Errore clamoroso di Karsdorp che permette ad Udogie di insaccare in rete. I gol dell’Udinese arriveranno tutti nella ripresa. Al 56′ è Rui Patricio a pasticciare sulla conclusione dalla distanza di Samardžić. La reazioni della Roma si spegne sul palo al 60′ con il colpo di testa di Mancini da calcio d’angolo.

L’Udinese è allora brava a sfruttare gli spazi lasciati liberi dalla squadra di Mourinho punendo due volte i giallorossi in contropiede. Al 75′ è Pereyra a trafiggere Rui Patricio con una conclusione precisa. Il colpo del definitivo K.O. arriva infine all’82’grazie ad una nuova azione di rimessa che porta Lovric a fissare il risultato sul 4-0.

Il commento “A botta calda” di Luigi Ferrajolo

Noi ci siamo vergognati. Era una partita molto tosta con una squadra fisica. La Roma ha regalato due gol e poi ha cercato di recuperare prendendo altri gol in contropiede. Non cerchiamo episodi arbitrali. Per come ha giocato la Roma la squadra ha meritato di perdere. Ha cancellato in 90′ le cose buone fatte fin ora. La difesa non aveva mai preso gol e stasera ha preso gol. Continua a tirare poco in porta e ha confermato le perplessità sul gioco. Penso che la mossa di Belotti sia stata giusta solo che dopo pochi minuti Rui Patricio fa un grave errore e la squadra si è sbilanciata.

Bisogna essere cauti. C’era questa ondata di entusiasmo dopo le prime partite. Certe crepe c’erano ma ora non facciamo l’errore opposto. La Roma non può essere quella di stasera. Ho visto poca brillantezza in Spinazzola e anche Zalewski mi è sembrato meno creativo dello scorso anno. Tutti vanno messi in discussione e non ci sono allenatori al di sopra delle critiche. Ci sono stati errori individuali ma questa squadra merita di giocare meglio. Quando vinci non importa ma nelle sconfitte ti accorgi di questi limiti. Ho avuto sempre delle perplessità sul gioco di Mourinho.