Le prime parole famose ricalcano il realismo e l’umiltà delle ultime in quel di Torino: “Credo sia presto per parlare di scudetto. C’è tanta voglia da parte di tutti, l’anno scorso la Roma ha vinto un trofeo molto importante. E’ cresciuta molto negli ultimi anni, ci sono obiettivi importanti, a tutti piace vincere. Bisogna pensare partita dopo partita”. Parola di un Paulo Dybala in trepidante attesa di conoscere i suoi nuovi tifosi al Colosseo Quadrato per la cerimonia in pompa magna organizzata dal club: “Sono curioso di vedere cosa succederà con i tifosi questa sera, so che questa è una piazza calda e la gente è sempre vicina alla squadra. Sono curioso di conoscere i tifosi e abbracciarli”.

Tradito dall’Inter? No

“Tradito dall’Inter? No, ho parlato con tante squadre. Con Marotta ho un rapporto da tanti anni, le cose sono cambiate quando Tiago Pinto è venuto a Torino. Dove giocherò? Deve decidere il mister, io sono aperto a tutte le soluzioni. La chiamata di Mourinho è stato un piacere, anche la prima con il direttore. Poi mi ha scritto. Ho avuto la fortuna di conoscere la società. La dimostrazione di volermi è stata importante per me”.

“Non esulterò contro la Juve”

Se Mourinho mi ha dato certezze? Ho chiesto cosa volevamo vincere. A entrambi piace vincere. La società ha grandi ambizioni, si vede la serietà che c’è dietro. Anche i ragazzi sono fiduciosi. Io farò del mio meglio, portando la mia esperienza per continuare a vincere. Se esulterò contro la Juventus? Non esulterò. Sono curioso di vedere quello che succederà con i tifosi questa sera. So che la piazza è calda e la gente ci sta vicino sempre. Sono curioso di conoscerli“.

Capitolo Zaniolo e maglia

“La maglia numero 10? Per me la cosa più importante è che sappiamo l’ultimo che l’ha indossata. Ho rispetto grandissimo, per me il numero 21 è molto importante per la Nazionale e perché ho vinto con la Juve. Spero sarà il numero con cui vincerò con la Roma. In futuro non si sa, ora sono contento col 21. Tutti conosciamo Zaniolo, le sue caratteristiche e quello che può dare, ho avuto modo di parlare con lui. La scelta è sua. Tutti noi vogliamo i giocatori più forti, ma non posso intromettermi nel suo futuro, è lui che ci deve pensare

Il commento a ‘Radio Radio lo Sport’