Di Maio lascia il Movimento 5 Stelle per formare un nuovo soggetto politico chiamato “Insieme per il futuro”. Una scissione annunciata, quella di stasera, motivata dagli ultimi attriti con Conte sul posizionamento del Movimento nei confronti della guerra in Ucraina. Il Ministro  potrà contare su una folta truppa di esponenti del governo.

L’annuncio arriva alla fine di una lunga giornata che ha testato la tenuta della maggioranza e del governo, con Draghi che ha ottenuto il sì compatto della sua maggioranza al Senato (219 voti) a proseguire nell’azione di sostegno all’Ucraina. “Una giornata che, come volevasi dimostrare, non ha portato a nulla se non al solito teatrino (che si è sviluppato in una commedia dell’assurdo) dove troviamo il M5S che si indebolisce a tal punto che Di Maio se ne va, e soprattutto quel che resta del M5S si spacca e accetta la posizione del governo Draghi che diventa sempre più un potere di una forza incredibile, un potere che assorbe il parlamento stesso. La paradossale situazione è quella per cui, l’atto votato dalla maggioranza è di una banalità accademica. In quella risoluzione doveva starci un impegno che il parlamento dava al governo affinché quest’ultimo non spendesse più o limitasse l’acquisto delle armi da mandare in Ucraina. Invece accade che quell’impegno non c’è e che il M5S rimane con il cerino in mano e viene rimarcata la centralità del parlamento, che è una frase assolutamente scontata, essendo noi una repubblica parlamentare”.

Gianluigi Paragone ha così commentato la giornata di ieri.