Ancora in piazza con il “Tour della pace” di Alternativa. Il 18 giugno ci si è riuniti a Trento. Tra gli interventi, quello dell’on. Pino Cabras (presidente di Alternativa) che ha ricordato la situazione all’indomani della Seconda guerra mondiale confrontandola con quella che stiamo vivendo oggi.

L’onorevole, prendendo come spunto la statua di Alcide De Gasperi alle sue spalle, ha parlato della famosa conferenza di pace del 10 agosto 1946 a Parigi, in cui tenne il suo famoso discorso De Gasperi dopo la sconfitta pesantissima dell’Italia. Ha ricordato come in quella conferenza si stava lottando per la sopravvivenza del nostro paese: “L’Italia era un paese occupato, un paese certamente non più sovrano, ma aveva una sorta di semi-sovranità che nasceva dalla partecipazione popolare”.

Tornando al presente Cabras si chiede chi fosse De Gasperi 30 anni prima del suo discorso e poi rivolge la stessa riflessione su Mario Draghi. La sua risposta: “era nello stesso ruolo di oggi. Lui svolge da 30 anni lo stesso mestiere, cioè lo svenditore dell’Italia. Il curatore fallimentare di un paese che non è fallito ma che ha dei grandi valori economici, sociali, civili e che viene stressato continuamente, viene distrutto nei suoi fondamenti”.

Parlando poi dei rischi enormi di una separazione dell’intera Europa dall’economia asiatica l’on. invoca una conferenza di pace, ospitata in Italia e conclude con: “bisogna provare ad avere un’alternativa alla guerra, perché conviene. Dobbiamo unirci nelle piazze che si stanno iniziando a mobilitare. Lo tsunami economico che sta arrivando ha delle precise ragioni, delle precise responsabilità. Dobbiamo rimboccarci le maniche per ricostruire il paese su nuove basi. La ricostruzione può avvenire ricostruendo la sovranità dell’Italia, una forza popolare, in cui il popolo diventa un attore fondamentale”.

L’intervento in piazza di Pino Cabras