In diretta Facebook, da un locale di Milano, Gianluigi Paragone fa un appello mirato al Ministro degli Interni d’Italia Luciana Lamorgese: “I cittadini italiani sentono la necessità di avvertire la presenza di un comparto di difesa realmente funzionante. Anziché provvedere a questo bisogno il Ministro si è concentrato nel fornire indicazioni alle Forze dell’Ordine relativi ai controlli dei Green Pass. Negli ultimi tre anni il titolare del ristorante nel quale si trova il Senatore, riporta circa 15 denunce sporte a causa di numerosi danni, che ammontano a migliaia di euro, per i quali la polizia, che interviene sempre prontamente, si trova con le mani legate, impotente di fronte qualunque richiesta del titolare, ormai stremato dalla situazione.

Tutto ciò che è possibile fare per le Forze dell’Ordine è intervenire, raccogliere la denuncia, ma niente di più. “Oltre al danno anche la beffa!”. Non solo, infatti, il povero ristoratore subisce continui atti vandalici e scassi, ma rischia che l’assicurazione gli invii una disdetta dal contratto, non potendo più stipularne con altre. Questa situazione non riguarda solo il ristoratore Adriano, ma anche la maggior parte delle persone che hanno un’attività commerciale, nella quale vengono impiegate persone che investono il loro impegno, il loro tempo ed energie. In seguito alla crisi dovuta al Covid-19, questo è un problema non indifferente.

Rapine, spaccio, violenza e macchine incendiate: tutto questo accade a causa di una pesante mancanza di cura da parte delle istituzioni del territorio. “Questi imprenditori non possono essere abbandonati per colpa del Ministero e del Ministro Lamorgese, che non ha investito un euro sulla dotazione organica”, afferma il Presidente del Movimento Imprese e Ospitalità Paolo Bianchini. Il rischio di questa mancata sorveglianza, che i cittadini e soprattutto gli imprenditori vivono come un abbandono da parte dello Stato, è che le persone si auto-organizzino per tutelare la propria sicurezza e incolumità.