Matura un pareggio nella sfida del King Power Stadium: gli artefici dell’1-1 tra Leicester e Roma sono Pellegrini, con assist al bacio di Zalewski; le Foxes pareggiano da pochi passi al 67′, quando ha provato a concludere Lookman ma lo ha fatto Gianluca Mancini, che realizza l’autogol dell’1-1. Giovedì 5 maggio l’Olimpico è pronto a infiammarsi per una partita che vale una stagione.

L’analisi ‘A Botta Calda’ di Luigi Ferrajolo

“Vorrei andare subito alle cose concrete: è un risultato buono, un risultato che, se non altro, ha aperto le porte della finale. Credo anche che la Roma, al limite, avrebbe potuto vincere, ma nel primo tempo, quando ha avuto frequenti ripartenze in cui ha sbagliato sempre la scelta o il passaggio decisivo. In quel momento gli inglesi mi sembravano allo sbando, dopo il gol hanno subito il colpo. Quello era il momento per fare il secondo.
Il risultato complessivo alla fine è giusto, perché nel secondo tempo la Roma ha subito troppo e il gol era nell’aria: quelle incursioni si ripetevano troppo spesso, e soprattutto la Roma non ha avuto la forza di ripartire.

Sicuramente a mettere in difficoltà è stata anche la pressione degli inglesi, perché va messo in conto che giocano anche gli avversari. E’ vero che quando la Roma ha attaccato l’area inglese ha dato l’impressione di poter creare pericoli, però è anche vero che gli inglesi non l’hanno più consentito nel secondo tempo.
I singoli? Partita grigia di Zaniolo, altri hanno svettato. Un esempio è ovviamente Zalewski, l’azione del gol è la gemma di una partita combattuta ma non bellissima esteticamente. Mi è piaciuto molto anche Smalling, così come Cristante che ha fatto un lavorone a centrocampo. Da Pellegrini pretendiamo sempre mari e monti, ma ha fatto un gol fondamentale.

Complessivamente la Roma apre le porte della finale: ora dovrà vincere all’Olimpico, tutti diciamo che ci sarà grande spinta del pubblico e speriamo sia davvero così”.