Crisi Napoli: il gran pasticcio azzurro. Partenopei in caduta libera. Osimhen e compagni crollano nella domenica uggiosa di Empoli. Mertens e Insigne avevano illuso il popolo campano giunto in massa al Castellani.

Una seconda parte di gara da incubo trascinano la squadra di Luciano Spalletti nell’inferno calcistico. Addio definitivo ad ogni velleità in chiave scudetto. Il blitz in casa dell’Atalanta aveva entusiasmato. Nel giro di pochissime settimane le prospettive si sono ribaltate. Lo scivolone interno contro la Fiorentina ed il pareggio ancora al Maradona contro la Roma hanno scritto la storia di una debacle davvero inaspettata.

Qualcosa non quadra dalle parti di Fuorigrotta. Sistematicamente ogni anno vengono a galla i soliti problemi. Di chi è la responsabilità? De Laurentiis intanto riflette profondamente sul prossimo futuro. A Castel Volturno non si escludono novità di un certo spessore.

Queste le parole di Spalletti nell’immediato post-match del Castellani: “Se siamo una squadra fragile? Noi abbiamo caratteristiche precise: dobbiamo essere sempre stimolati a comandare il gioco per non dover subire e rincorrere gli avversari quando la partita diventa una battaglia; quando capita andiamo in difficoltà. Dentro un atteggiamento di leggerezza poi subentra anche il timore, poi il resto lo hanno fatto gli avversari. Il responsabile sono io di questa squadra, dell’atteggiamento sia tecnico che mentale, quindi devo pagare io le conseguenze di quello che fa la squadra in campo“.

La crisi partenopea presa in esame dagli esperti