Sulle tracce dell’Inter perduta. La corazzata nerazzurra si è smarrita. Sono bastate poche settimane ai ragazzi di mister Simone Inzaghi per perdere quella bussola che, precedentemente, aveva permesso al Biscione di dominare la scena in campionato.

Digiuno di gol, vittorie e acuti. Uno sciopero agonistico, nel senso sportivo del termine ovviamente, in piena regola. La macchina nerazzurra deve ora ricaricare il serbatoio del carburante necessario per tornare a spiccare il volo senza spiacevoli imprevisti. La sfida interna con la Salernitana appare lo strumento ideale per un pronto riscatto.

Lautaro, Dzeko, Perisic, Barella, Brozovic. Tutti idoli della tifoseria in preda ad un momento di appannamento. Stanchezza, imprecisione sotto porta e un pizzico di nervosismo stanno caratterizzando il periodo odierno della truppa interista. Nulla di compromesso certo, ma la rotta deve cambiare immediatamente dalle parti della Pinetina. Con la partita da recuperare sul campo del Bologna Handanovic e soci hanno ancora la possibilità di attestarsi al comando della graduatoria in Serie A.

A questa Inter non posso non dare un voto basso per la prestazione di ieri in Coppa Italia. Ci siamo sgonfiati in un modo non imprevedibile. Questo calo – secondo il noto giornalista Rai Maurizio Mannoni – è del tutto comprensibile. Non si può affrontare una stagione così impegnativa avendo la pretesa di concorrere per tutti gli obiettivi solo con undici giocatori. Da quando facciamo i cambi entrano ex giocatori da tempo come Vidal e Sanchez, oppure giocatori non in grado di giocatore forse neanche in Serie A. Era chiaro che questi 11 giocatori ad un certo punto si sarebbero sgonfiato. Barella è l’esempio emblematico di questo periodo“.

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