Quello che stava accadendo nel Donbass negli ultimi mesi è una recrudescenza di quella che noi qui definiamo una guerra di bassa intensità, ma vallo a dire ai cittadini del Donbass. Chiusi nelle cantine da mesi, con i bombardamenti sulla testa, in una guerra che per noi sembra di bassa intensità perché non ce la fanno vedere in TV: queste sono cose che bisogna far sapere.

Oltretutto, noi oggi stiamo mandando delle armi e il popolo italiano dovrebbe capire la follia di quello che stiamo commettendo. L’esercito ucraino non ha ragione d’esistere, lo sanno anche gli stessi ucraini. Per questo gli hanno affiancato dei battaglioni di mercenari, a partire dal battaglione Azov, Aidar e altri di neonazisti. Sono loro il braccio armato dell’esercito ucraino. Sono loro che comandano all’interno di quelle forze armate. Tant’è vero che un battaglione di neonazisti, come quello Azov, lo hanno dovuto per forza annettere alla guardia nazionale, è impensabile in un Paese alle porte dell’Unione Europea che un battaglione neonazista venga ufficializzato (ma lo hanno dovuto fare perché sono loro che comandano i ranghi dell’esercito).

Ora le nostre armi stanno andando in mano a questi personaggi. Quando domani la guerra sarà finita, ci troveremo dei battaglioni neonazisti nel cuore dell’Europa, armati fino ai denti e che odieranno ancora di più i filorussi perché li incolperanno anche di quello che è accaduto in questo periodo.

Saranno armati fino ai denti, odieranno ancora di più i filorussi e quello che è successo nel Donbass in questi anni verrà replicato, con una sola differenza: se noi facciamo la follia di far entrare l’Ucraina nella Nato o nell’Unione Europea, quando questi folli agiranno contro i filorussi in Ucraina e Putin (o chi per lui) sarà costretto a intervenire, nessuno potrà accettare di vedere massacrati i propri cittadini in Ucraina. Quindi, quando interverrà, da quel momento in poi lo farà in un Paese Nato, in un Paese europeo e noi ci troveremo nella Terza Guerra Mondiale.

Quello che dovrebbero capire tutti è che oggi si sta combattendo una guerra perché la Russia voleva impedire l’adesione dell’Ucraina nella Nato ma è una cosa che la stessa Nato e i paesi europei avrebbero dovuto impedire. Non ci sarebbe dovuta proprio essere una guerra per queste motivazioni. I Paesi europei avrebbero dovuto dichiarare folle soltanto immaginare di poter portare nella Nato un Paese con un conflitto interno che va avanti da otto anni, perché quando quel conflitto lo trasferisci all’interno della Nato, hai già firmato la tua condanna a una guerra mondiale. Questo perché si interverrà in un paese dell’Unione Europea, quindi noi europei avremmo dovuto dire a Putin che questo Paese non entrerà mai nella Nato. Magari può aspirare a un tipo di vita più occidentale, avere rapporti economici con l’Occidente, avere un Governo democratico ma non entrare, con dei conflitti in corso, in delle organizzazioni che (tra l’altro) nello statuto avrebbero scritto che un Paese che può creare problemi alla sicurezza degli altri paesi non può aderire.

Allora perché stiamo combattendo? Perché abbiamo costretto Putin a intervenire per delle condizioni che non c’erano? Perché non abbiamo avuto il coraggio (come paesi Nato) di opporci alla volontà degli Stati Uniti e dire ‘fermate tutto, è inutile fare una guerra per decidere se l’Ucraina può entrare nell’Unione Europea o nella Nato, non ci sono le basi per farlo!

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo