Il grande flop. Le big in lotta per lo scudetto steccano all’unisono. Milan, Napoli e Inter inciampano al cospetto di avversari sulla carta decisamente inferiori. Salernitana, Cagliari e Sassuolo giocano un brutto scherzo alle corazzate del nostro campionato.

Tutto ciò rende la corsa al tricolore avvincente e non banale. La situazione di totale stallo potrebbe seriamente prolungarsi fino al culmine di questa intensa stagione agonistica. Bonazzoli, Djuric, Pereiro, Raspadori e Scamacca hanno rubato la scena ai pluricelebrati colleghi. Weekend di magra per i vari Giroud, Lautaro, Dzeko e Zielinski. Il solo Osimhen ha saputo togliere le castagne dal fuoco alla truppa di Luciano Spalletti nella dura serata in terra sarda.

Il trenino in vetta duellerà senza esclusione di colpi, e neppure di soprese, anche nel prossimo turno. Venerdì si torna già in campo con due anticipi: Milan-Udinese e Genoa-Inter. Il Napoli dovrà viaggiare alla volta della Capitale per sfidare la Lazio dell’ex mister Sarri nel posticipo di domenica alle 20.45. Una corsa a tre pronta a scaldare i cuori delle rispettive tifoserie. Chi festeggerà il titolo in primavera? Dilemma inestricabile e misterioso.

Il parere dei nostri esperti

Stefano Agresti

Dobbiamo prendere che quest’anno abbiamo un campionato molto più equilibrato rispetto al recente passato. La Serie A era celebre, molti anni fa, perché ogni partita era una guerra ed era difficile da vincere per chiunque. Dopo abbiamo avuto un periodo in cui le prime quattro le vincevano tutte. Ora è nuovamente tutto cambiato. Il Milan affronta una Salernitana completamente rinnovata con giocatori esperti oltre a giovani di valore con un allenatore che crede nella salvezza. A volte noi pensiamo che sia tutto facile. Credo che questo restituisca fascino al nostro campionato. Stesso discorso per il risultato di Cagliari-Napoli e di Inter-Sassuolo. A ciascuna delle big è mancato qualcosa.

Sandro Sabatini

Sì è vero, questo è un campionato nuovamente incerto. Ad esempio all’Inter in queste ultime settimane è mancato un po’ di tutto. I risultato confermano una certa involuzione dei nerazzurri. Forse a livello di gioco i ragazzi di Inzaghi hanno sempre espresso buone trame contro Milan, Liverpool e nella ripresa con il Sassuolo. Chiaramente è mancata tantissimo la concretezza sotto porta. Ci sono giocatori in crisi come Lautaro che, a mio parere, soffre la concorrenza con Sanchez. Secondo altri invece non è ben assortita la coppia con Dzeko. Sta di fatto che l’argentino sbaglia gol che lo scorso anno non avrebbe mai fallito. Senza dimenticare alcune scelte del mister non proprio indovinate. Barella al posto di Brozovic non ha funzionato assolutamente. L’ex Cagliari non è un regista.

Roberto Pruzzo

L’Inter ha perso le certezze che avevano fino al minuto 70 del derby contro il Milan. Giroud ha messo i nerazzurri in condizione di pensare di non essere imbattibili. A quel punto sono apparse delle crepe anche nella linea difensiva e delle difficoltà nel costruire per la mancanza di Brozovic. Ora il croato non è quel grande fuoriclasse, però evidentemente nell’Inter ha una funzionalità che altri non hanno. Poi mettiamoci anche le difficoltà in attacco. Il vecchio Dzeko arranca in certi momenti e Lautaro soffre la concorrenza di uno che, tra l’altro, non mi pare un titolarissimo intoccabile. Questo discorso però vale anche per il Milan di Pioli e per il Napoli di Spalletti. Basti pensare che i rossoneri hanno fatto una fatica micidiale per acciufare il pareggio contro la Salernitana ultima in classifica.