Vaccino ai bambini: l’ultima moda esplode. Dal 16 dicembre scorso il Minstero della Salute, successivamente al consenso ottenuto da Aifa ed Ema, ha dato il via alla campagna vaccinale dedicata ai più piccoli rientrati nella fascia anagrafica 5-11 anni. Per convincere anche i più scettici le autorità hanno sfoderato i medici clown e lo slogan a caratteri cubitali ‘Capitan Vaccino‘.

La Regione Lazio, con a capo il Presidente Nicola Zingaretti e l’assessore alla salute Alessio D’Amato, è stata tra le prime ad attivarsi in tal senso con una minuziosa organizzazione applicata in gran parte del territorio. Ai piccoli temerari del siero è stato rilasciato un attestato o Diploma di coraggio per il presunto ‘grande passo per l’intera umanità’. Un’immagine obiettivamente curiosa. Cosa c’è dietro tutto questo? Senza scivolare in gratuite tesi complottiste, occorre però porsi profondi quesiti.

Lo stesso Zingaretti ha rilasciato nei giorni scorsi queste dichiarazioni: “Rischio della Regione in zona gialla? Questo dipende dai comportamenti delle persone, i flussi sono quelli che probabilmente ci porteranno in zona gialla, ma ripeto, dipende da noi e dai comportamenti responsabili anche in famiglia. Faccio un appello alle mamme e ai papà usiamo le vacanze per vaccinare i bambini e le bambine così che da gennaio possano tornare più sereni e in sicurezza a scuola”.

Il tema è stato affrontato a Un Giorno Speciale con Fabio Duranti ed il dissidente politico Professor Davide Tutino.

Attestato di coraggio ai bimbi vaccinati? Un rito di iniziazione tribale

Perché bisogna avere coraggio? Perché c’è un rischio. L’esistenza di questo rischio è stata negata dall’inizio. Non esisteva nessun rischio, e noi venivamo rappresentati come i paurosi. Qui c’è nient’altro che un atto di iniziazione tribale imposto ai bambini. Attraverso un buco io ti inizio alla nuova società“.

Tutte le bugie del potere

Le autorità hanno mentito, quando hanno detto che non c’era rischio ma c’è solo il beneficio. Tu offri il tuo corpo e il tuo consenso lasciando il corpo stesso nelle mani di altri. Pertini ce lo ha spiegato bene quando diceva: ‘Un uomo affamato non è un uomo libero’. Questi bambini sono costretti dalla propaganda e le loro famiglie sono costrette dalla propaganda. Nel momento in cui lo Stato, che è il servitore, dice: ‘Il corpo è mio’ diventa il padrone. Dopo non si torna più indietro dalla cessione di diritti. Quindi dobbiamo comprendere che ogni emergenza è cessione di diritti e che le emergenze devono essere al limite realmente sottoposte a un ombrello costituzionale, che è stato ampiamente superato“.

L’orrore dei media asserviti come sudditi ai vertici governativi

Senza dimenticare l’orrore dei giornalisti che si alzano e applaudono al banchiere al Governo. Tu sei il contropotere e invece applaudi il potere? Sono scene da Saddam Hussein. Entra Saddam e tutti in piedi ad applaudire“.