La fine del povero è giustificata dal fatto di non essere abbastanza aggiornato, acculturato, aggressivo, competitivo e forte, in questa sorta di spietato darwinismo sociale. Il fatto che le persone non siano adeguatamente preparate loro la chiamano educazione finanziaria, invece dovrebbe essere definito il termine come scolarizzazione perché education in inglese significa altra cosa. Non chiamatela educazione finanziaria ma è formazione.

È assurdo questo modo di ragionare perché significa rinnegare l‘articolo 47 della costituzione e tanti altri articoli costituzionali. Non c’è scritto che lo stato tutela il risparmio degli italiani a condizione che siano informati. Cari signori lo sapete che io ho parlato con esperti del mondo finanziario e oggi anche gli esperti non sanno che cosa fare. Come si può pensare che un operaio, uno studente, un disoccupato, una persone normale, possano stare dieto ad un mercato finanziario dove negli anni 70′ c’era l’inflazione ma la combattevi comprando dei BOT e case.

Oggi non puoi più comprare le case, ti massacrano di tasse e fra pochi anni le case saranno messe fuori mercato, saranno comprate dalle banche perché chi potrà permettersi la rivoluzione green? Per quanto riguarda i titoli di Stato andremo in un mondo in cui, se una volta non erano a rischio, lo diventeranno. In quel mondo lì le banche non potranno portare in asset quei titoli perché al passivo dovrebbero aumentare il patrimonio per poter, secondo la legge di Basilea, tenerli in pancia. È un discorso complesso: oggi c’è un acronimo in borsa TINA, There Is No Alternative, non c’è alternativa nell’investire in azioni.

Se compri le obbligazioni, una volta considerate sicure, sei destinato a perdere del denaro perché siamo in una situazione pandemica in cui le Banche centrali hanno inondato di liquidità l’economia e questa trappola della liquidità sta creando una realtà, insieme alla pandemia, di stagflazione. Questo è il rischio vero che purtroppo nessuno discute. State attenti che stiamo andando in un mondo di stagflazione dove i poveri saranno quelli che soffriranno di più.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi